HomePrimo PianoPioli: "Al Milan conclusione fisiologica: ecco quando l'ho capito. Theo? Ho usato...

Pioli: “Al Milan conclusione fisiologica: ecco quando l’ho capito. Theo? Ho usato anche il bastone, ma non in pubblico…”

Stefano Pioli ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, la prima da quando è l’allenatore dell’Al-Nassr. L’ex tecnico rossonero si è focalizzato sul Milan, in questi giorni in Arabia: ecco un estratto delle sue parole.

Avevo in mente un anno di stacco, dopo i 5 di Milan, belli, ma estenuanti. Avevo già pianificato un mese a Londra per perfezionare l’inglese e visitare qualche club: Chelsea, Tottenham… Avrei potuto godermi il super-contratto Milan, ma ho capito presto che avrei faticato a restare fermo. Offerte dall’Italia? Tre. La prima a maggio, l’ultima poco prima dell’Arabia. Ma dopo la splendida avventura al Milan, non mi sembrava giusto allenare in Italia. Ora lo seguo poco. Confesso: non ci riuscivo, mi emozionavo troppo davanti alla tv. È stato un distacco importante. Ho visto per intero una partita sola, la più brutta… Milan-Juve. E il secondo tempo col Real. Derby? Era scritto che il Milan vincesse, senza di me…“.

Su Ibrahimovic: “Lui mi ha scritto quando ho firmato per l’Al-Nassr, io gli ho fatto i complimenti dopo Madrid. Ci siamo rabbracciati qui a Riad. È stato un piacere allenarlo, non facile, ma proprio per questo un piacere. Ricorderà senz’altro una discussione importante nel mio ufficio… A me è servita. Dirigente? Quando affronti un mestiere nuovo, devi imparare tante cose e cresci anche attraverso gli errori. Zlatan è intelligente, crescerà e farà bene“.

Su Maldini e Massara: “Siamo rimasti in contatto. Ho lavorato bene con due persone oneste e molto competenti. La nostra intesa era fortissima. Poi con Paolo ci sono state anche discussioni forti, perché siamo due teste dure“.

Su Theo Hernandez: “È un bravo ragazzo. Ognuno ha le sue strategie per ottenere il meglio dai giocatori. Non c’è stato un solo giorno di Milan in cui non abbia dovuto spronarlo. Ma ditemi un solo terzino sinistro al mondo che sappia spostare le partite come lui. Mi hanno rimproverato di usare solo la carota. Non è vero. Ma il bastone io non lo mostravo in pubblico“.

Su Leao: “A forza di criticarlo, si perde di vista la realtà, cioè un ragazzo in continua crescita. Anche quest’anno. Io resto convinto che Rafa possa ancora diventare fortissimo, non so se da Pallone d’oro, ma molto più forte di ora. Ci sta arrivando. Quando andava in nazionale gli dicevo: ‘Osserva bene tutto ciò che fa CR7, poi me lo riferisci’. Tornava, mi raccontava e io gli dicevo: ‘Lo vedi? Fallo anche tu!’“.

Su Reijnders: “Moncada mi disse: ‘Dai un occhio a questo ragazzo’. L’avevo già ammirato in una partita di Conference contro il West Ham. Restai affascinato dall’eleganza e dalla capacità di andare oltre l’avversario senza dribblarlo. Sì, feci di tutto per averlo. All’inizio del campionato gli capitavano due occasioni a partita. Lo martellavo: ‘Tijj, ti tirerò fuori i gol che hai dentro’. Ora li sta tirando fuori tutti. Fofana l’ha completato. Noi, perso Krunic, abbiamo avuto problemi. La verità è che giocare in Italia non è semplice e un anno d’ambientamento serve“.

Su De Ketelaere: “Lì è stato bravissimo Gasperini a trovargli la collocazione giusta, in attacco. Noi avevamo già Giroud e Leao. Ci serviva uno che lavorasse anche più dietro. Poi è cresciuto atleticamente e ha trovato a Bergamo la dimensione giusta. San Siro e la maglia del Milan pesano tanto. Charles è fortissimo, ma nella finale di Dublino ha faticato e l’anno scorso contro di noi pure: Thiaw l’annullò. Deve ancora imparare a gestire le pressioni forti. È giovane. Di certo non sbagliammo ad acquistarlo“.

Sulla fine del rapporto con il Milan: “Era arrivata una conclusione fisiologica, i derby l’hanno accelerata. Perderne sei di fila mi ha fatto male, naturale. Soprattutto i due di Champions, anche perché hanno tolto valore a un grande risultato: essere tornati in semifinale dopo 16 anni. Quando ho capito che era finita? C’è stato un momento preciso: ritorno dei quarti di Europa League, Roma-Milan, all’Olimpico. All’andata avevamo perso 1-0. In spogliatoio, prima del match feci un discorso da pelle d’oca, uno dei miei più sentiti di sempre. Ero sicuro di passare. Invece alla squadra non arrivò nulla e in campo fece poco. Lì mi accorsi che quello che davo non bastava più. L’empatia si era guastata. Rimpianti? Nessuno. Per 5 anni ho dato al Milan tutto quello che avevo, per far felice club, giocatori e tifosi. Ma non ho ricevuto in cambio meno di quello che ho dato. I conti tornano. Ho vissuto emozioni inimmaginabili e indimenticabili. Sarò grato per sempre“.

Sui ricordi dello scudetto: “Al gol di Tonali alla Lazio, Giroud, un po’ felice per il gol importantissimo, un po’ seccato perché lo avevo tirato fuori, mi salta addosso e mi butta a terra… Pochi se ne sono accorti. E poi la festa scudetto e la gioia dei miei amici a Sassuolo. Pochi oggi ricordano com’era giovane quella squadra. Abbiamo fatto un lavoro mentale incredibile. Io auguro al Milan tanta gioia del genere anche in futuro e tutto il bene possibile. Con tutto il cuore“.

Milan: la squadra celebra Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: la squadra celebra Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Altre notizie

Emerson Royal a SportMediaset: “Contro la Juventus possiamo vincere. Conceicao mi vuole più offensivo”

Emerson Royal ha rilasciato un'intervista a SportMediaset nella quale ha parlato di Juventus-Milan a...

Milanello, il report dell’allenamento odierno: possesso, finalizzazioni e lavoro tattico verso la Juventus

A due giorni dal big match contro la Juventus inizia la preparazione rossonera in...

Sky Sport: contatti tra Monza e Milan per Ballo-Toure. I brianzoli valutano anche Origi

Fode Ballo-Toure e Divock Origi sono sin da inizio estate due giocatori ritenuti fuori...

MP – Domani pomeriggio la conferenza di Conceicao alla vigilia di Juventus-Milan: i dettagli

Tempo di big match, fondamentale per la corsa Champions. Juventus-Milan è la sfida in...

Ultim'ora

Emerson Royal a SportMediaset: “Contro la Juventus possiamo vincere. Conceicao mi vuole più offensivo”

Emerson Royal ha rilasciato un'intervista a SportMediaset nella quale ha parlato di Juventus-Milan a...

Milanello, il report dell’allenamento odierno: possesso, finalizzazioni e lavoro tattico verso la Juventus

A due giorni dal big match contro la Juventus inizia la preparazione rossonera in...

Sky Sport: contatti tra Monza e Milan per Ballo-Toure. I brianzoli valutano anche Origi

Fode Ballo-Toure e Divock Origi sono sin da inizio estate due giocatori ritenuti fuori...