HomeIn evidenzaFascia sinistra, torna l'asse Theo- Rebic per lo sprint finale

Fascia sinistra, torna l’asse Theo- Rebic per lo sprint finale

Una delle armi più importanti e più incisive del Milan, nel corso della seconda parte della scorsa stagione, è stata senza ombra di dubbio la fascia sinistra. Dall’arrivo di Zlatan Ibrahimovic in poi, infatti, con il cambio di modulo, l’accantonamento di Suso ed il 4-2-3-1 come identità di gioco, l’asse formato da Theo Hernandez e Ante Rebic è stato micidiale per incisività, pericoli portati agli avversari ed equilibrio dato alla squadra. Nelle ultime ore sono arrivate due buone notizie per il Milan sul fronte Ante Rebic. Il croato, infatti, si è visto ridurre la squalifica inferta per frasi ingiuriose rivolte all’arbitro Pasqua sul finale della gara contro il Napoli, da due ad una giornata e, nella giornata di oggi, ha svolto per la prima volta un allenamento completo in gruppo dopo l’infiammazione all’anca che lo ha tormentato e lo ha tenuto lontano dai campi per qualche settimana. Un problema non ancora risolto del tutto, ma i segnali sono positivi e Rebic potrebbe tornare titolare sulla fascia sinistra, in quello che è il ruolo a lui più congeniale. Un ruolo che gli permette di giocare davanti a Theo Hernandez in quella che il Milan spera possa essere una delle armi in più, non solo per la gara contro la Sampdoria di sabato prossimo, ma in generale per questo finale di stagione.

Fascia sinistra senza padroni. Tra infortuni ed emergenza, quasi mai con i titolari

Milan: Theo Hernandez – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Seppur per molti è stato episodico, frutto di un calcio quasi estivo e, prima del lockdown, assai scostante, il Milan del girone di ritorno della scorsa stagione è stata una squadra incisiva, pericolosa e a tratti assai bella da vedere. Una delle cose che saltavano subito all’occhio dell’orchestra rossonera era l’intesa che si era formata sulla fascia sinistra tra Theo Hernandez e Ante Rebic. Un’intesa fatta di movimenti, sovrapposizioni, velocità nello scambio palla ed empatia nel capire uno le intenzioni dell’altro. La maggior parte delle azioni pericolose del Milan partivano dai movimenti dei due che, grazie all’intelligenza tattica ed al sacrificio di Rebic, permettevano anche al terzino francese di potersi permettere qualche scorribanda in più sulla sua corsia di competenza. Per diversi motivi, purtroppo, Stefano Pioli non ha quasi mai potuto contare sulla devastante intesa tra i due in questa stagione e, a lungo andare, è stata un’arma che è mancata parecchio ai rossoneri. Bologna, Napoli e Lazio all’andata, Crotone, Bologna e Roma al ritorno: sono tra le pochissime partite in cui Theo ed Ante hanno giocato insieme sulla fascia sinistra e, a memoria, in ognuna di queste partite ci sono stati gol o assist di uno dei due o di entrambi. Un’arma troppo importante su cui il Milan spera di poter contare per la parte finale di questa stagione.

Ballottaggio Leao-Rebic, i tanti motivi per cui sulla fascia sinistra è meglio il croato

Milan: Rafael Leao - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Rafael Leao – Milanpress, robe dell’altro diavolo

L’asse devastante di sinistra, della seconda parte della scorsa stagione, composto da Theo Hernandez e da Ante Rebic, purtroppo, non si è quasi mai visto per i tanti problemi avuti dal croato in questa stagione. Prima l’infortunio al gomito, poi il Covid, poi ancora l’infiammazione all’anca, ma non solo. Anche quando Rebic è stato bene, purtroppo, i problemi fisici di Zlatan Ibrahimovic e, a volte contemporaneamente a quelli di Rafael Leao e di Mario Mandzukic, hanno costretto il croato a giocare da prima punta, ruolo non ideale e congeniale per le sue caratteristiche. Tutti questi motivi hanno tolto a Pioli un’arma devastante che spesso è stata in parte surrogata dalla presenza di Leao sulla fascia sinistra. Soprattutto ad inizio stagione il portoghese ha fornito delle ottime prestazioni in quel ruolo, come quelle nel derby contro l’Inter e contro la Roma nel girone di andata, e, in generale, anche lui sembra essere molto più a suo agio nel partire largo sulla fascia, rispetto al fungere da prima punta. Gli equilibri della squadra, ma anche il rendimento stesso di Theo Hernandez, però, danno delle indicazioni importanti sul fatto che il Milan sia più incisivo, corto in campo, equilibrato e pericoloso con Ante Rebic sulla fascia sinistra e con l’asse Theo-Ante che Pioli spera di avere sempre a disposizione da qui alla fine della stagione.

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