Sebbene San Siro si debba ancora abituare a gridare il nome di Alvaro Morata, in queste settimane d’infortunio sembra proprio che lo spagnolo sia mancato come l’aria. Non solo dal punto di vista puramente tecnico, ma soprattutto sul piano caratteriale. È chiaro come nello spogliatoio manchi un leader in grado di incoraggiare e unire i compagni, strigliare se necessario e riportare l’ordine nei momenti di caos, come successo a Roma contro la Lazio. Ecco, contro il Liverpool non tornerà a disposizione solamente un grande attaccante, ma un uomo e un capitano che sta dimostrando di potersi prendere il gruppo sulle spalle, un po’ come fatto quest’estate all’Europeo.
Parole serie, mai banali e sincere, quelle di Morata. Anche oggi, intervistato durante la consueta conferenza stampa di vigilia accanto al mister, la comunicazione è stata impeccabile. Guai a chi si dà per vinto di fronte ad uno squadrone come il Liverpool, guai a chi torna nello spogliatoio senza aver dato il 100%. Lui che contro gli inglesi ha un feeling speciale: imbattuto in cinque incroci, con tanto di un gol quando vestiva la maglia dell’Atletico Madrid.
La sensazione è che proseguire con questo score anche domani sera sia un compito arduo, ma non impossibile. Come detto da Fonseca, servirà una squadra che attacca e difende insieme, perché al minimo errore in stile Torino o Parma il Liverpool non perdonerà. Servirà sacrificio da parte di tutti, anche delle punte, e questo spiega il perché di Morata titolare. Facile intuire che la corsa di Alvaro permetta qualche libertà in più a Leao, lì dove potrebbe trovare molti uno contro uno con Alexander Arnold.
Ottenere un buon risultato contro i Reds avrebbe un doppio significato. Il primo è umorale, perché confermerebbe che la crisi è definitivamente lontana. Il secondo riguarda la classifica. Strappare punti contro i migliori della classe aiuterebbe i rossoneri ad affrontare con maggior serenità partite più abbordabili, come quelle che ci saranno successivamente. E darebbe una spinta non indifferente in vista del derby di domenica. Ad ogni modo, Fonseca ha recuperato il suo leader al momento giusto. Contro Liverpool e Inter servirà carattere. E con Morata, il Milan ce l’avrà.