Dopo settimane di attesa, pur sapendo che ormai era cosa certa, è arrivato il giorno dell’annuncio del nuovo allenatore del Milan. A farlo sarà Zlatan Ibrahimovic in persona che, in una conferenza stampa a Milanello, davanti a settanta giornalisti che accorreranno per l’evento farà il nome di Paulo Fonseca.
Un annuncio che, come scrive la Gazzetta dello Sport, è tutt’altro che banale. Già, perché Ibra non aveva ancora parato ai microfoni dei giornalisti in questa maniera da quando è tornato in veste da consulente di RedBird e Milan. Sarà senz’altro un segnale, e sicuramente a Fonseca non dispiacerà essere annunciato da una figura così importante.
IL GIOCO DI FONSECA
Molti rossoneri, compresi quelli indispettiti dalla scelta non giudicata all’altezza, ora si chiedono: ma come sarà il Milan di Fonseca? Innanzitutto sarà diverso da quello di Pioli. Controllerà molto di più il pallone, e ripartirà molto meno, anche se sarà difficile mettere un “guinzaglio” a Theo Hernandez e Rafael Leao, da quel punto di vista.
L’idea è subire molto meno rispetto all’anno scorso, aiutandosi anche – perché no – dal mercato. La Rosea nomina Emerson Royal e Diogo Leite come principali obbiettivi per rinforzare il reparto arretrato rossonero, ma ad oggi non c’è ancora nessun accordo.