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Da giocatore a dirigente è cambiato poco: Ibra sempre in mezzo alle critiche. Ma è proprio così che riesce a dare il meglio…

La mancanza di una comunicazione chiara ma quanto mai necessaria è stata, per tutta la scorsa stagione, un argomento di grande discussione nel mondo Milan. È stata una delle accuse che i tifosi hanno rivolto più e più volte alla società, che sembrava sempre nascondersi dietro un dito davanti a situazioni in cui si sarebbe dovuto parlare chiaramente con i tifosi.

Ma ciò che ha creato più scalpore e interrogativi è stata la completa assenza di Ibrahimovic. Lo svedese è entrato in RedBird l’11 dicembre 2023, come Operating Partner. La domanda è subito sorta spontanea: “Quindi non ha nulla a che fare con il Milan?“. Le risposte si sono fatte attendere ma sono arrivate, e la risposta è che, si, ha a che fare con il Milan, ma agisce per conto della proprietà e di Cardinale. Tutta la seconda metà della stagione scorsa, per lo svedese è stata una scuola, ha preso appunti, ha cercato di capire come muoversi in questo mondo a lui sconosciuto.

All’inizio della nuova stagione, però, le cose sono iniziate a cambiare. L’ex attaccante rossonero è apparso in varie conferenze stampa, come quella della presentazione della nuova stagione e conseguente annuncio del nuovo allenatore, ma anche quelle di presentazione di Bonera (nuovo allenatore Milan Futuro) e di Fonseca (prima squadra). Il cambio c’è stato e si è certamente sentito. Ma è sempre il solito Ibra?

Milan: Zlatan Ibrahimovic (Photo via AC Milan)
Milan: Zlatan Ibrahimovic (Photo via AC Milan)

Si potrebbe dire “ni“. Sotto alcuni punti lo è, come quello di fare le battute – nel suo stile – in conferenza, e su quello non cambierà mai, come ha sempre ribadito: “Io sono me stesso, non piaccio a qualcuno? Pazienza“. C’è chi potrebbe vedere tutto ciò come mancanza di serietà, ma se c’è una cosa che a Zlatan Ibrahimovic non è mai mancata è la serietà nel lavoro, la costanza e la voglia di far vedere a tutti che lui è il migliore. È difficile, se non impossibile, pensare che stia prendendo alla leggera un incarico così importante. Certo, il video virale girato con Speed ha fatto storcere il naso ha tanti, ma è anche vero che lo svedese era stato tenuto all’oscuro di questa “gag” diversamente comica. Così come gli enigmatici messaggi lanciati sui social, che da giocatore potevano senz’altro funzionare, ma oggi – da dirigente – sembrano cozzare con un contesto nel quale i tifosi chiedono acquisti, certezze e pragmatismo.

Ma Ibra è sempre stato così, e prima che tornasse al Milan (o entrasse in RedBird in questo caso) tutti hanno conosciuto la sua vera personalità, sia sul campo che fuori. Nel suo libro “Adrenalina” ha sempre spiegato quanto non gli interessi essere come gli altri, a lui interessa essere Ibra, tutto il resto non conta. Per questo motivo le critiche o le contestazioni sul fatto che lo svedese non stia agendo come Giuntoli o Marotta non reggono, chi si aspettava un dirigente in quello stile, probabilmente non aveva mai sentito parlare di Zlatan.

Mi volete? Bene, però faccio a modo mio“. Così o niente. Sarà un successo? Sarà un disastro? Questo solo il tempo potrà dirlo, ma se c’è qualcosa di sicuro è che non si arrenderà mai, tantomeno alle prime difficoltà. C’è bisogno di tempo si, come anche di esperienza da acquisire, ma qualcosa in questi anni ZI l’ha insegnata a tutti: mai darlo per spacciato…

Milan: Zlatan Ibrahimovic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Zlatan Ibrahimovic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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