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Ibrahimovic su Cardinale: “Gerry è un vincente, parliamo la stessa lingua. Come rassicurare i tifosi? The future is bright, siamo qui per fare la storia”

Tra i tanti temi toccati da Zlatan Ibrahimovic, anche l’ambizione, il progetto del Milan e di Gerry Cardinale, che lo ha spinto ad accettare questa nuova avventura da operating partner di RedBird. Ecco le sue parole su come ha iniziato il suo lavoro:

“Ho fatto il mio primo incontro con Cardinale, abbiamo parlato solo io e lui per qualche ora. Mi ha chiesto cosa pensassi e cosa volessi fare, mi ha fatto una proposta per tornare al Milan da operating partner di RedBird. Ma gli ho spiegato: ‘Se devo entrare al Milan deve essere un progetto vincente’. Chi mi conosce sa che non accetto perdere, voglio vincere, devo vincere e vincerò. Gerry ha risposto: ‘Benvenuto’. Allora siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Mi sento forte, sono forte.

Con Gerry abbiamo parlato tanto prima di iniziare questa terza vita al Milan. Ho conosciuto la persona. Parliamo la stessa lingua, abbiamo gli stessi pensieri, Gerry è un vincente, quando prende le cose vuole fare bene con ambizioni forti e chiari. Bisogna creare un progetto vincente nel lungo. Gli ho detto che sono pronto per lavorare ma con intelligenza. Io sono qui da sei mesi ma hanno lavorato bene in questi due anni. Da lì siamo partiti ma con grande ambizione.

Il mio ruolo? Sono operating partner di RedBird, al Milan collaboro con Moncada e Furlani, sono a stretto contatto con Cardinale. Ognuno ha il proprio ruolo, responsabilità, come la squadra che lavora in campo c’è un’altra squadra che lavora fuori. 

Con Gerry parliamo la stessa lingua. Non entravo qua senza l’ambizione e un progetto vincente. In squadra servono giocatori che hanno concorrenza. Quando abbiamo vinto l’ultimo scudetto non eravamo nemmeno top 4 in campionato: anche se sei favorito, non è detto che vincerai. Siamo qui per fare la storia: ciò che stiamo facendo è per arrivare agli obiettivi che ci siamo posti, ovviamente non c’è la garanzia. Vogliamo fare le cose con intelligenza, non siamo qui per far vedere i muscoli perché possiamo spendere più di tutti. La realtà non è così.

Come mi sento da dirigente? Non so quanti ex giocatori, appena ritirati, abbiano avuto una possibilità come questa: io sono uno di loro. Mi devo abituare che è diverso dall’essere calciatore. Devi essere più cattivo, anche se è un amico devi pensare al bene del Milan. C’è lavoro da fare. Posso portare la mia esperienza dei top club in cui sono stato. Essere dirigente ed essere calciatore sono due cose diverse: ho tanto da imparare, crescere e dare. Siamo giovani nel gruppo, con tanta fame e voglia

Un messaggio ai tifosi più scettici? The future is bright, in italiano non lo so. Fino a che sono qui, faccio di tutto per vincere“.

Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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