Zlatan Ibrahimovic è stato intervistato in estate dal canale Youtube “First We Feast“, prendendo parte all’intervista “Hot Ones“, format in cui le domande risultano tanto piccanti quanto le alette di pollo. Queste le dichiarazioni più interessanti del dirigente svedese.
Cosa significa la tournée: “Prima di tutto abbiamo brave persone che lavorano in aree differenti. Non brave, le migliori. Quando lavori con le persone migliori diventi il migliore a tua volta. Tutti stanno facendo un grande sforzo. I tour, come quello che stiamo facendo ora, sono importanti: quando vieni negli Stati Uniti i tifosi vogliono incontrare i giocatori e ci sono grandi esperienze come quello di poter giocare nello stadio degli Yankees. I ragazzi sono contenti, e questo aiuta a scaricare i duri allenamenti che stanno facendo“.
Giocare oggi: “Ad ora sarei in grado di fare 20 minuti, sarei capace di fare dai 15 ai 20 gol in campionato più 10 in coppa. Almeno 30 gol negli ultimi 20 minuti di tutte le partite. Quando l’avversario è stanco io posso entrare con freschezza, e non parla l’ego ma la realtà dei fatti“.
Differenze tra i vari campionati: “Ne La Liga provano a giocare da dietro, anche le squadre non al top. In Premier League è importante avere ritmo: è sempre avanti e indietro, quindi se sei un grande giocatore ma senza fiato non riuscirai a gestire certi livelli solo con la tecnica. La Serie A è davvero dura tatticamente. È più studiata ed è più importante difendere che attaccare, per l’attaccante è tosta ma se fai bene in questo contesto ti senti bene“.
La sua vita odierna: “Oh, la mia vita è fantastica. Sono qui a mangiare alette di pollo piccanti…Lavoro con il Milan ora, e ho grosse responsabilità. Sono grato di aver ricevuto questa opportunità. Quando tornerò in ufficio e non vedrò risultati farò assaggiare questo pollo dalla prima all’ultima dose di salsa chili a chi di dovere“.