HomeIn evidenzaMilan e infortuni: la prima "toppa" è Vasquez. Anno nuovo, vita vecchia

Milan e infortuni: la prima “toppa” è Vasquez. Anno nuovo, vita vecchia

Infortuni Milan, la storia infinita. A tre giorni dal rientro in campo per la trasferta di Salerno, Stefano Pioli comincia il 2023 così come aveva finito il 2022, ma anche il 2021 e il 2020: facendo la conta degli indisponibili. Zlatan Ibrahimovic, Alessandro Florenzi, Mike Maignan, infortunio su cui oggi la società ha cercato di mettere una pezza con Vasquez, Divock Origi, Fode Ballo-Toure, Ante Rebic: saranno loro i sei assenti sicuri all’Arechi, a cui si potrebbero aggiungere Rade Krunic e Junior Messias. Otto calciatori out dopo quasi due mesi di sosta in cui, al contrario, si sperava di poter tornare a pieno regime.

Infortuni Milan, la lista che non si accorcia mai

Rebic e Ballo-Toure sono stati gli ultimi ad aggiungersi alla lista dopo l’amichevole di Eindhoven: una lesione all’adduttore della coscia sinistra per il croato, una lussazione alla spalla destra (con tanto di intervento chirurgico) per il senegalese. Se per certi profili la questione andrebbe approfondita nel dettaglio (il caso Rebic ha assunto dimensioni al limite del grottesco), la situazione generale resta incredibilmente sconfortante. In poco più di tre anni il Milan di Pioli si è distinto per tante belle cose ma anche per un’incredibile predisposizione ai problemi fisici.

Milan: Davide Calabria (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Davide Calabria (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

La prima “toppa” è Vasquez

Nel frattempo la prima “toppa” è stata messa. Devis Vasquez. Il Milan ha aperto il 2023 con un colpo in entrata. L’ormai ex portiere del Guaranì è arrivato oggi in Italia e presto sarà ufficialmente un nuovo giocatore rossonero. Non una toppa vera e propria, perché il portiere, già da tempo sui taccuini degli scout rossoneri, sarebbe comunque arrivato a prescindere dalle condizioni di Mike Maignan. I contratti di Tatarusanu e Mirante scadranno il prossimo giugno e per entrambi il rinnovo sembra utopia. Un nuovo innesto era dunque necessario ed anticiparlo è sempre bene.

Classe 1998, è un colpo in prospettiva ma non troppo. Alto 193 centimetri, destro di piede, usa molto bene il suo fisico imponente. Grande agilità tra i pali e fuori ed ottimi riflessi nei tiri ravvicinati. L’Italia la conosce già, o quasi, nel 2017 a 19 anni ha infatti partecipato al Torneo di Viareggio con il Cortuluà subendo 4 gol in 2 partite. Con il Guaranì invece ha disputato 31 partite subendo 44 gol e registrando 4 clean sheets.

Infortuni Milan: 700 giorni e oltre

Infortuni muscolari, traumatici, affaticamenti, sovraccarichi: la variegata lista di stop dei rossoneri in queste tre stagioni è lunga e fantasiosa. Un articolo della Gazzetta dello Sport riporta un dato impressionante: dal primo luglio a oggi i tesserati del Milan hanno collezionato oltre 700 giorni di assenza. Numero destinato ovviamente ad aumentare e che non è certo peculiarità di quest’anno. Già dalla stagione 2020-21 Pioli ha dovuto fare i conti con una rosa spesso ridotta all’osso, cavandosela spesso egregiamente ma trovandosi anche a dover affrontare sfide decisive con formazioni rattoppate.

Infortuni Milan, perché così tanti guai?

Un paradosso se si pensa che, salvo rare eccezioni, si tratta di calciatori molto giovani e sani. E non si può neanche tirare in ballo la sfortuna, visto il reiterarsi di certe situazioni. Di fatto l’unico periodo di “tregua” il Milan lo ha avuto negli ultimi mesi della scorsa stagione, quando senza coppe europee di mezzo ha dovuto fronteggiare un solo impegno settimanale. Un caso? Forse no, ma non aver saputo mettere un freno a questa continua moria non depone a favore di uno staff medico su cui i tifosi ormai puntano sguardi non esattamente benevoli.

Infortuni Milan, serve più chiarezza

A far storcere in naso è soprattutto una sorta di “opacità” sugli infortuni, con calciatori spesso fagocitati dall’infermeria di Milanello e sputati fuori dopo mesi pieni di interrogativi. Gli enigmatici mal di schiena di Rebic, l’infortunio e la ricaduta di Maignan, la sparizione silente di Messias: sono solo alcuni dei più recenti infortuni misteriosi con cui il Milan si trova a fare i conti. Sia chiaro, nessuno si aspetta un bollettino giornaliero con conferenza stampa in diretta tv e Borrelli e Brusaferro a snocciolare le condizione fisiche dell’Origi di turno, ma dopo tre anni così forse è tempo trovare soluzione al problema.

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