Nel giorno del derby, Adriano e Demetrio Albertini sono stati intervistati dalla Gazzetta dello Sport. Il turno del brasiliano.
Cosa vuol dire la stracittadina per lui: “Con il Milan non è solo un derby, è emozione. San Siro pieno, l’attesa, la battaglia in campo: questa è una partita semplicemente incredibile, magica. E pure imprevedibile perché, lo sapete, può sempre succedere di tutto. L’ultimo derby che ho vissuto dal vivo era nell’aprile 2022: lo stadio aveva finalmente riaperto ai tifosi dopo la pandemia. È stato là che ho visto da vicino quanto sia forte questa nuova generazione di interisti, da Barella a Bastoni: hanno tantissima grinta, voglia di vincere. E poi c’è un allenatore ispirato che li guida“.
Il suo derby preferito: “Semplice. Il 3-2 del dicembre 2005, lo ricorderanno tutti i tifosi: stavo davvero bene, avevo una grande intesa con Martins. Ricordo tutto, il rigore segnato, la punizione da cui è nato il gol di Oba-Oba e poi il colpo di testa della vittoria alla fine. Eravamo arrabbiati perché aveva pareggiato il Milan, poi Veron va a battere l’angolo e… il resto lo sapete. Mentre lo racconto, mi sembra di risentire l’urlo di San Siro“.
Chi vince questa sera: “Nonostante tutti dicano che l’Inter sia favorita, non bisogna mollare… Potrà pure essere in difficoltà, ma il Milan è pericoloso. Ma l’Inter è sempre… l’Inter“.