L’approccio di Sergio Conceicao è estremamente diverso da suoi predecessori. Abbottonato nelle conferenze, tendente all’ermetico anche nelle interviste. Ai media non resta che cercare di interpretare le poche parole per provare a capire la direzione tattica che vorrà intraprendere, nello specifico domani contro l’Inter nella finale di Supercoppa Italiana.
Ripercorrendo il passato recente del tecnico portoghese, in molti hanno sottolineato che il 4-4-2 potrebbe diventare uno dei moduli di riferimento. Per questo in chiave mercato sono stati accostati diversi attaccanti al Diavolo. Ma né domani né nell’immediato ci saranno cambiamenti nel roster da cui attingere, pertanto servirà adattare alcuni giocatori.
Il tecnico portoghese potrebbe alzare Pulisic affiancandolo a Morata, dirottando sulla destra Musah da esterno di centrocampo, con alle sue spalle Royal. Sulla catena mancina si andrebbe verso una riconferma di Jimenez davanti a Theo.
Queste soluzioni consentirebbero anche cambi più offensivi qualora la gara necessitasse di uno scossa. Nel post Juventus-Milan, Conceicao ha dichiaratamente parlato di maggior sicurezza e coraggio come elementi essenziali per la crescita di questo gruppo. Attraverso una solidità tattica di potrebbe provare a raggiungere questo upgrade.
Certo i giorni di lavoro col nuovo staff tecnico sono stati pochi. Difficile che i concetti possano esser tutti assimilati, ancora più difficile che la squadra possa già acquisire una nuova identità. L’esperienza araba tuttavia potrebbe rappresentare un acceleratore di processi in questo senso, indipendentemente dai risultati.
Sarà un Milan in ogni caso inedito, con tutto quello che di positivo e negativo può voler dire. Due prove del fuoco a 72 ore di distanza, sempre da underdog. Dopo di che si tornerà a correre la maratona campionato. Speriamo avvenga acquisendo nuove consapevolezze.