A Milanello sembrano tornare gli spettri della passata stagione: la notizia di ieri sera conferma un problema muscolare per Alvaro Morata che presumibilmente potrebbe lasciarlo fermo ai box per tre settimane facendogli saltare sia la gara con il Parma che quella con la Lazio, ritrovandolo soltanto dopo la sosta.

Questa notizia conferma ciò che da settimane, dopo l’acquisto dello spagnolo, si continua a sostenere, ovvero l’assenza di un altro attaccante, specialmente un numero 9 in grado di sostituirlo dal primo minuto. Era impensabile che Alvaro, quasi trentaduenne dopo una stagione logorante conclusa con la vittoria dell’Europeo, potesse rimanere integro per la stragrande maggioranza delle partite. Dalle parole della società, però, il suo sostituto, considerando anche la maglia che gli è stata assegnata, sarebbe Jovic.

La partita con il Torino ha però confermato come il serbo sia un calciatore evanescente se schierato dal primo minuto, ma che sia una risorsa solo quando entra dalla panchina in quanto sa sfruttare bene gli spazi lasciati dagli avversari, specialmente quando gioca vicino ad un’altra punta. La domanda ora è la seguente: chi sostituirà Morata nelle prossime due trasferte?

La candidatura di Okafor è da tenere sott’occhio: lo svizzero, nonostante non venga schierato da prima punta, sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per giocare in quella posizione, avendo senso del gol e freddezza sotto porta, oltre che ad una discreta tecnica che, a differenza di Jovic, gli permette di legare il gioco con il resto della squadra, diventando quindi un fax simile di Morata. Quest’anno potrebbe davvero essere quello di una svolta, anche tattica, di Okafor? Tutti lo definiscono un esterno d’attacco e le caratteristiche per ricoprire quel ruolo le ha, ma siamo convinti che il ruolo di attaccante centrale non sia alla sua portata?

L’altra opzione da considerare è quella di Camarda che, quasi sicuramente, verrà convocato in prima squadra per le prossime due gare. L’obiettivo della società tramite Milan Futuro, così come specificato dallo stesso Ibrahimovic, è proprio quello di creare un ponte tra i calciatori in modo tale da permettere ai più talentuosi di essere convocati di tanto in tanto in prima squadra. L’elemento che riflettere è però il fatto che il ragazzo venga convocato esclusivamente in situazioni di emergenza, non perché si stia cercando di promuoverlo tra i grandi; questo potrebbe comunque alla lunga non portare dei benefici.

L’occasione per Francesco di trovarsi catapultato sotto i riflettori di San Siro è comunque ghiotta, non per forza magari dal primo minuto, anche se non sono da escludere sorprese. Il ragazzo è giovane, ma la voglia di emergere è tanta e i primi gol tra i professionisti lo evidenziano ogni giorno sempre più.

Attendendo nuove notizie riguardo l’infortunio di Morata, Fonseca dovrà valutare la soluzione migliore: Jovic, Okafor o Camarda, questo è il dilemma…