Di nuovo Lecce-Milan. Per ripartire. Una trasferta nefasta negli ultimi due anni che arriva sempre nel periodo più buio della stagione rossonera. Già nel 22-23 con Pioli in panchina, il Milan arrivava al Via del Mare con ancora negli occhi l’incubo dei due gol presi nel recupero dalla Roma a San Siro dopo il doppio vantaggio. Due gol che prende anche a Lecce nel primo tempo con Leao e compagni che riescono a rimontare solamente nel secondo proprio con Rafa e il gol di Calabria.
Un altro 2-2 la scorsa stagione con un nuovo incubo vissuto in Puglia. Nelle precedenti settimane i rossoneri avevano perso due volte a San Siro contro Juventus e Udinese ed avevano pareggiato 2-2 in casa del Napoli. Il morale, proprio come adesso, era più che a terra. E a Lecce va proprio come al Maradona. Il primo tempo il Milan di Pioli lo chiude sullo 0-2 ma nella ripresa, invece di controllare la partita, arriva la rimonta degli avversari. Ed all’ultimo istante i gialloblu erano riusciti anche a segnare il 3-2 con Piccoli poi annullato.
E oggi? Il Milan a Lecce ci arriva come peggio non potrebbe. Tre sconfitte consecutive in campionato ed eliminazione, più che scottante, in Champions con il Feyenoord. Ancora una volta una trasferta già insidiosa di suo diventa ancora più ardua per il Milan. Perché ripartire è difficile, ma così, sempre allo stesso modo, lo è ancora di più.
