Così il portiere del Liverpool Alisson Becker in conferenza stampa da San Siro il giorno prima del match contro il Milan in programma domani alle 21.00:

“Abbiamo una grande opportunità per rimettere a posto le cose. Dobbiamo essere concentrati per il grande avversario che affrontiamo domani. Per me è sempre un piacere tornare in Italia. Domani sarà una partita difficile, c’è una grande squadra davanti per una partita storica. Quando giocano insieme Liverpool e Milan è un piacere”.

Su Maignan: “Maignan è un grandissimo portiere, sta facendo benissimo da 4-5 anni. Dall’arrivo al Milan ha sempre giocato bene, e sostituire Lloris in Nazionale non è facile. È fisico e veloce, con una tecnica ottima. È tra i migliori 10 al mondo”.

Sulla partita: “Siamo abituati a questa pressione, ma sarà una bella occasione per giocare a calcio con dei bei tifosi come quelli rossoneri. Se vogliamo vincere la partita dobbiamo fare il nostro meglio. Il calcio italiano in generale dà sempre problemi alle squadre inglesi”.

La nuova formula della Champions League: “Per i tifosi la nuova formula è fantastica. Per noi giocatori è meglio stare in campo con i migliori. Il calendario non sarà facile. Siamo qui per fare il nostro lavoro. Ma sembra che l’opinione dei calciatori non conti. tra l’altro non abbiamo giocato la Champions League la scorsa stagione, non vediamo l’ora di farlo”.

Su Chiesa: “Non c’è bisogno di presentare un giocatore come Chiesa. Voi italiani lo conoscete meglio di noi. Ha avuto degli infortuni e momenti non belli, ma è arrivato a Liverpool con il sorriso. Le sue qualità le dimostra ogni giorno e siamo fortunati ad averlo qui”.

Su Slot: “Il mister ci ha portato tante cose buone. È naturale che noi che abbiamo giocato sempre sotto la guida di Klopp avremo sempre qualcosa in lui, ma Slot ha portato tante cose nuove. A lui piace avere la palla e creare gioco dal basso, con il portiere”.

Sul Milan: “Ci ha colpito molto la qualità della squadra avversaria. I risultati non portano fiducia, ma i giocatori forti rimangono. Le motivazioni di Champions League porteranno cose diverse al Milan, diverse anche da ciò che abbiamo visto e studiato fin qui. Noi desideriamo fare bene qui domani”.

Sulle tante partite: “Questa risposta non spetta solo a me: non devo essere io se il numero di partite da giocare è 40, 50 o 60 all’anno. Tutti dovrebbero sedersi e capire cosa è meglio per i giocatori e le squadre. UEFA, FIFA e Premier League. Tutti sappiamo che i tifosi vogliono calcio, ma bisognerebbe ascoltare anche l’opinione dei calciatori”.