Yunus Musah, è arrivato quest’estate in rossonero e, come tanti, l’ha fatto nel silenzio più generale. Non era un calciatore troppo conosciuto, anche per la giovanissima età. La sua carriera di calciatore “trai grandi” inizia al Valencia, dove esordisce nel 2020. Da li inizia a giocare con sempre più continuità, fino a raggiungere oltre quota 100 presenze ne La Liga spagnola.
Non è mai stato un grande goleador, infatti con la maglia del Milan non è ancora andato a segno (anche se ci è andato vicino diverse volte), o un accumulatore di statistiche, ma in campo ci si accorge sempre della sua presenza. Tanti sono i ruoli provati tra i diversi campionati (Premier League U18, La Liga, Serie A): da provare gli manca solamente la prima punta, il difensore centrale e il portiere. Una sorta di jolly tuttofare.
L’unico problema è che, nonostante possa essere molto utile avere un jolly, a lungo andare sarebbe come non sfruttare propriamente il suo talento. L’anglo-statunitense ha dimostrato di avere grande corsa e tanti muscoli, per non parlare di una forza nelle gambe invidiabile. Pioli l’ha provato in diverse posizioni: centrocampista centrale, centrocampista di destra, trequartista, mediano e terzino destro; ma la posizione in cui più volte è stato schierato è proprio centrocampista, che poi va a inserirsi negli spazi a destra o sinistra. L’esperimento da terzino destro era stato un disastro: entrato per sostituire un dolorante Davide Calabria, troppe difficoltà che hanno portato il Lecce a rimontare da 2-0 a 2-2.
Da quanto dimostrato finora, nella posizione di mediano è sembrato più naturale, a suo agio. Cagliari, Empoli e Paris Saint-Germain, queste le tre gare giocate nella suddetta posizione, tutte vinte e ben giocate. In mediana, dall’addio di Kessie, il Milan non riesce a trovare un degno sostituto, Krunic sembrava poterlo essere, ma è stato ceduto senza tanti complimenti. Ovvio ci sarebbe tanto da lavorare, ma con quella fisicità ha dimostrato di poter trovare la propria oasi felice in mediana, nonostante – gara di Lecce a parte – abbia sempre fatto bene.
Viste e considerate le recenti voci di un possibile interessamento di Fofana (di proprietà del Monaco) per quella posizione, si potrebbe considerare – in questo finale di campionato – di provare più spesso Musah e vederne i risultati. La giovane età gli permetterebbe un apprendimento molto più rapido e quei 20/25 milioni che verrebbero utilizzati per l’acquisto del cartellino del francese potrebbero essere concentrati verso un’altra zona di campo che necessita un upgrade.
Le idee, per il momento, sull’impiego di Musah non sono troppo chiare, ma il talento e la qualità del giocatore non sono certo in discussione. Mancano una decina di partite (di più considerando un eventuale avanzamento in Europa League) per poter capire meglio il tipo di giocatore che sarà, ma il futuro davanti a se è certamente roseo.
