Il Milan dà continuità alla vittoria nel derby e arriva nel migliore dei modi alla sfida di Champions contro il Leverkusen: a San Siro il Lecce viene travolto 3-0, con i gol arrivati in cinque minuti alla fine del primo tempo.
Milan-Lecce, primo tempo
Continuità: evidentemente la parola che vuole far sua mister Paulo Fonseca, che conferma lo stesso undici che ha sconfitto l’Inter nel derby. Dal primo minuto c’è anche Alvaro Morata, in ballottaggio alla vigilia con Loftus-Cheek per una borsite. Gotti, invece, accantona il suo consueto 4-2-3-1 per inserire un centrocampista in più: davanti, insieme a Krstovic e Tete Morente c’è il grande ex della gara, Ante Rebic. Parte meglio il Lecce, che nei primi dieci minuti va due volte alla conclusione: prima con Dorgu, che non trova la porta, e poi con Krstovic, che invece chiama alla parata Maignan. La prima sortita del Milan arriva a metà frazione, con un colpo di testa di Tomori sugli sviluppi di un calcio angolo, salvato sulla linea di Gaspar, ma l’arbitro aveva fermato il gioco per fallo su Falcone.
Arrivati al minuto 38, al Milan vengono letteralmente “i cinque minuti”, perchè in meno di trecento secondi, i rossoneri segnano tre volte, travolgendo i salentini, che fino ad allora non avevano fatto male. Lo show inizia con una punizione pennellata di Theo Hernandez, sulla quale svetta Alvaro Morata, che batte Falcone. Tre minuti dopo, fantastico filtrante di Leao, che mette lo stesso Theo Hernandez davanti a Falcone e da posizione defilata scarica un bolide sotto la traversa. Finita qui? Macchè! Passano due minuti e Morata serve in area Abraham che da due passi centra il palo, poi la palla torna sui piedi dell’inglese che trova la parata di Falcone, ma ad avventarsi sulla palla arriva Christian Pulisic che fa 3-0. Nel corso del primo minuto di recupero, Milan vicino addirittura al poker, con Theo Hernandez che si trova nella stessa situazione del gol ma stavolta manca il bersaglio. Tra la festa di San Siro, si va al riposo con il Milan avanti di tre gol.
Milan-Lecce, secondo tempo
Nessun volto nuovo al rientro dagli spogliatoi, con Fonseca e Gotti che confermano gli iniziali ventidue. Col il risultato acquisito già nel primo tempo, e la sfida di Champions contro il Leverkusen tra quattro giorni, nel secondo tempo il Milan abbassa i ritmi, e intorno all’ora di gioco, Fonseca attua le prime rotazioni: prima esce Morata per Loftus-Cheek, poi riposo anche per Fofana e Pulisic, al cui posto entrano Musah e Chukwueze. Le squadre, comunque, non disdegnano di farsi vedere in avanti: prima Abraham calcia sul fondo, poi Ramadani trova la deviazione in corner di Maignan. Al minuto 26, il Milan va vicino al poker: Loftus-Cheek, servito da Chukwueze, tira fuori uno strano cross che si stampa sulla traversa a Falcone battuto. ù
Cinque minuti dopo, l’inglese ci prova di testa ma Falcone è presente. A dieci dalla fine, il Milan resta in dieci: Bartesaghi – entrato poco prima insieme a Jovic al posto di Theo e Abraham – entra in scivolata su banda e Zufferli estrae un rosso diretto che appare troppo severo. Con l’uomo in più, il Lecce va a caccia quantomeno del gol della bandiera: ci provano due neoentrati, Pierotti e Rafia, ma in entrambe le occasioni Maignan fa buona guardia. Anche Leao vuole unirsi al tabellino dei marcatori e al novantesimo parte palla al piede dalla sua metà campo, arriva al limite dell’area leccese e calcia, ma Falcone ci mette i pugni. Dopo quattro minuti di recupero, si conclude il match con San Siro che canta e festeggia insieme ai rossoneri.
