Oltre ad essere la giornata di vigilia di Bayer Leverkusen-Milan, seconda giornata della nuova Champions League, è anche quella che riguarda il caos tra le tifoserie di Milan e Inter, in una delle operazioni più imponenti mai condotte contro il tifo organizzato, con un blitz della polizia. L’inchiesta, che ha messo in luce intrecci tra politica, sport e criminalità organizzata, coinvolge non solo i gruppi di tifosi, ma anche figure di rilievo del mondo istituzionale e dello spettacolo.
Uno dei nomi di spicco emersi dall’indagine è quello di un consigliere regionale della Lombardia, nonché ex presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri. Secondo le indiscrezioni di stampa, sarebbe stato in contatto diretto con alcuni leader ultras, favorendo l’ottenimento di biglietti per le partite in cambio di favori.
Questa operazione mette in luce un quadro complesso di alleanze tra il mondo del tifo organizzato, la politica e lo spettacolo. Le indagini sono ancora in corso, ma quanto emerso getta un’ombra su una parte del calcio milanese che, negli ultimi anni, ha visto crescere l’influenza dei gruppi ultras anche in ambiti ben lontani dal semplice supporto sportivo. Il caso rischia di avere ripercussioni non solo sul mondo dello sport, ma anche sulle istituzioni locali e sulle figure pubbliche coinvolte in questo intricato sistema di favori e privilegi. C’è chi parla addirittura di rischio commissariamento per Inter e Milan.
Nel frattempo, è arrivata anche la nota del Milan in merito all’inchiesta: «In merito alle indagini che coinvolgono esponenti delle tifoserie organizzate, il Club rossonero si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta».