Come avviene in questa fase dell’anno a cavallo tra l’estate e l’autunno – dove si alternano giornate di caldo e sole ad altre fredde e piovose – in sei giorni è radicalmente cambiato il “meteo” sopra Milanello. Prima del derby, Fonseca era avvolto dalle nubi e si discuteva più che altro di chi dovesse prendere il suo posto sulla panchina rossonero in caso di sconfitta (preventivata dai più) contro i nerazzurri. Da ieri, sei giorni e due partite più tardi, il cielo sopra Fonseca è diventato decisamente più sereno, per non dire completamente soleggiato.
Del resto, lo ha detto chiaramente il tecnico portoghese venerdì sera nel post partita contro il Lecce: “Dopo le prime partite forse non ci saremmo aspettati questa situazione, ma il bello del calcio è che cambia tutto rapidamente”. E, talvolta, un gol, può cambiarti una stagione e scrivere un destino diverso: è quello che tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori rossoneri si augurano abbia fatto la rete di Gabbia al tramonto della stracittadina di otto giorni fa. Per avere la controprova servono più indizi, ed in tal senso le difficili gare che ci attendono in settimana contro Leverkusen e Fiorentina diranno molto.
Intanto, però, contro il Lecce il Milan ha avuto la lucidità e la freddezza delle grandi squadra. Sapeva di non poter mancare l’appuntamento con la vittoria, perché avrebbe vanificato buona parte degli effetti positivi del successo nel derby. Ha un po’ sofferto in avvio, ma a differeza delle prime tre gare di campionato, o della sfida contro il Liverpool, non si è sciolto dinanzi alla prima difficoltà e ha saputo aspettare il momento giusto. E, nel giro di 180 minuti, la squadra ondivaga dell’inizio, capace di buttare all’aria partite contro avversarie più deboli, sembra essere diventata matura e soprattutto compatta.
Tutti contribuiscono alla fase difensiva, anche il tanto criticato Leao, e – nonostante un modulo più offensivo rispetto a prima, perchè dall’undici titolare è uscito Loftus-Cheek ed è entrato Abraham – il Diavolo sembra finalmente equilibrio e coeso in tutte le zone del campo. Ripetiamo, Leverkusen e Fiorentina saranno avversari molto più probanti del Lecce, ma se pensiamo a quello che era il Milan otto giorni fa, si può guardare alle prossime partite con maggiore ottimismo.