Poche, ma chiare. Nel primo Milan prestagionale 2024/25 si sono intraviste le tracce di Paulo Fonseca e dei suoi principi di gioco: possesso palla, costruzione dal basso, compattezza difensiva. Sono questi tre gli aspetti sottolineati dalla Gazzetta dello Sport odierna nell’analisi del pareggio (1-1) contro il Rapid Vienna.

Inutile negare che si siano notate differenze con la squadra di Pioli, almeno nell’interpretazione della gara. Il portiere è molto utilizzato per la costruzione dal basso e il possesso palla, andando a sfidare il pressing avversario per trovare i varchi giusti. È stato un Milan più orizzontale e meno verticale rispetto al passato, con l’obiettivo di tenere la giusta distanza tra i reparti dettando il proprio ritmo. Il 3+2 in costruzione, per ora, si è visto con il terzino destro avvicinato ai due centrali, il terzino sinistro sganciato e i due mediani davanti alla linea da tre difensiva. Poche le occasioni create (solo un tiro da fuori nel primo tempo) contro una squadra che si chiudeva bene.

Secondo l’edizione odierna di Tuttosport è stato un “pari con poche luci e qualche ombra“. Una squadra apparsa imballata e lontana dai ritmi che Fonseca si aspetterà di vedere in futuro. Interessante anche l’approccio alla fase difensiva, con 4-4-2 nel quale il trequartista si alza accanto al centravanti per fare pressione sui centrali avversari.