È tempo di pensare al futuro e finalmente lo fa anche il Milan che parteciperà con la seconda squadra, l’U23 guidata da Daniele Bonera, al prossimo campionato di Serie C. Un cammino che parte ufficialmente oggi, giovedì 4 luglio, attraverso la conferenza stampa dell’allenatore insieme a Zlatan Ibrahimovic, dove verrà presentato l’intero progetto del Milan Futuro.

Talento cercasi

A poche ore dalla presentazione del nuovo percorso rossonero, vogliamo condividere e sottolineare l’importanza del progetto, che può garantire ai ragazzi delle giovanili del Milan di proseguire il percorso in rossonero evitando il grande salto dalla Primavera alle prime squadre (un gap forse troppo ampio, che rischierebbe di scuotere troppo presto questi ragazzi), trovando lo spazio giusto e il margine di crescita nel campionato professionistico di Serie C.

È una scelta importante, non soltanto per il futuro dei ragazzi ma anche della nostra nazionale. Euro 2020 (2021) a parte, con la vittoria estemporanea degli Azzurri di Roberto Mancini, il nostro calcio vive momenti bui e di sconfitte, che passano inevitabilmente dalla mancanza di talento: è forse un problema di strutture e di ciò che c’è alla base del sistema calcio in Italia? Probabilmente sì.

Nelle scuole calcio, costose per le famiglie che vogliono far crescere i propri bambini in questo mondo, c’è un problema concettuale: si insegna forse troppa tattica e poca tecnica. Se i ragazzi crescono focalizzandosi soprattutto sull’intelligenza tattica (che fa senz’altro parte del repertorio) quasi automaticamente rischiano di accantonare la tecnica, il palleggio, il divertimento e la possibilità di migliorare con la palla tra i piedi. Perché parliamo di gioco del calcio, non dimentichiamolo. Questo lungo percorso, che prosegue senza sosta, ha portato e sta portando alla quasi totale assenza di giocatori di talento. Senza dimenticare la difficoltà di lanciare i giovani nel nostro campionato, cosa che negli altri Paesi riesce benissimo.

Per fare qualcosa di diverso forse si ha il bisogno di cambiare dalla base, ovvero dai primi calci, ma nel frattempo a mettere una piccola pezza e incentivare la crescere dei talenti del futuro, ci sono Juventus, Atalanta e da oggi anche il Milan. Nella speranza che le squadre “Next Gen” possano tirare fuori anche i prossimi campioni, rossoneri prima e azzurri dopo.