HomePrimo PianoMilan, perché così pochi italiani? Il mercato è troppo caro, meglio "coltivarli"...

Milan, perché così pochi italiani? Il mercato è troppo caro, meglio “coltivarli” in casa. Il settore giovanile inizia già a dare i suoi frutti

Il Milan che affronterà la stagione 2024/25 non è ancora al completo, la pre season negli Stati Uniti si concluderà il 7 agosto con l’ultima amichevole di lusso contro il Barcellona. Le prime due (contro Manchester City e Real Madrid) si sono concluse con due sorprendenti vittorie da parte degli uomini di Fonseca, ma soprattutto con delle piacevoli sorprese riguardanti i giovani italiani presenti e provenienti dal settore giovanile: Torriani e Liberali su tutti.

Con il rientro dalle vacanze estive di Maignan, Theo e Reijnders, e con l’ingaggio di Pavlovic (difensore fortemente voluto dal tecnico portoghese) e Morata, la rosa titolare inizia a prendere una forma interessante, ma c’è ancora tanto da fare, e il campionato inizia tra appena 14 giorni.

La stagione, appunto, non è però ancora iniziata che già le critiche piovono sulla società di via Aldo Rossi. In questo caso riguarda la scarsa quantità di italiani in rosa. Già, perché gli ultimi giocatori italiani acquistati dal Milan sono stati Terracciano (arrivato a gennaio e utilizzato pochissimo) e Sportiello (approdato in rossonero la scorsa estate a parametro zero).

Milan: Filippo Terracciano, Lorenzo Colombo, Mattia Liberali - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Milan: Filippo Terracciano, Lorenzo Colombo, Mattia Liberali – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Ciò di cui non si parla, però, sono i prezzi folli con la quale vengono venduti i calciatori azzurri. Prendendo due esempi su tutti, Buongiorno e Calafiori erano due figure seguite con molta attenzione dai dirigenti del Milan, sul difensore ex Torino si era provato l’affondo a gennaio, ma non si era mai arrivati all’accordo, mentre sull’ormai ex Bologna c’erano state tante riflessioni.

35 milioni per Buongiorno e 50 per Calafiori. Questi i prezzi con la quale sono stati ceduti, il primo al Napoli e il secondo all’Arsenal, e che sono stati ritenuti eccessivi. Si sarebbe potuto fare un sforzo in più per prenderli? Difficile a dirsi, soprattutto quando si pensa all’idea chiara della società: evitare queste spese folli, a meno che non valgano veramente la pena.

Con tutto quello di buono che entrambi possono aver dimostrato, non si può nascondere che – per questi prezzi – siano una scommessa, una scommessa molto costosa. Nessuno dei due ha una grandissima esperienza in ambito di élite europea e, di conseguenza, devono dimostrare ancora tutto. Difficile capire quanto e come i due possano reggere la pressione in grandi squadre che ambiscono a vincere tutti i trofei a disposizione.

Anche per questo motivo è nato il progetto di Milan Futuro, i giovani italiani crescono bene iniziando dal basso e facendo la giusta gavetta e, per meritocrazia, possono poi ambire ad un posto in prima squadra. Eccellenze come Zeroli, Camarda, Liberali, Torriani o Bartesaghi ne sono la prova. Questi sono i ragazzi che più stanno crescendo all’interno del mondo Milan e, con Fonseca, avranno più di un’occasione per dimostrare di saper stare tra i grandi.

Il progetto Milan non è spendere milioni e milioni per dei giocatori “scommessa“, ma bensì è quello di crescere i giovani e se meritevoli farli giocare. È vero, al momento di azzurro c’è ben poco tra i titolari rossoneri, potrebbe addirittura non esserci neanche un titolare italiano nell’11 ideale di Fonseca, ma dalle giovanili splendono tantissimi giovani talenti che potrebbero essere il futuro del Diavolo, e sono quasi tutti italiani.

Perciò tempo al tempo, le idee sono buone e stanno iniziando a dare i loro frutti, il Milan Futuro darà quella spinta in più che serviva ad un settore giovanile già al top. Si dice che si raccoglie sempre ciò che si semina…

Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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