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Da Lecce-Milan a Milan-Lecce: 3 mesi e tanti giri nelle montagne russe dopo

14 gennaio 2023, LecceMilan 2-2. Sono passati ben più di 3 mesi da quella partita al ‘Via del Mare‘ di Lecce, eppure sembra siano passati anni. Quel Milan di gennaio era irriconoscibile, fuori forma, e senza lo straccio di un idea che potesse riaccendere il fuoco, mentre ora, un centinaio di giorni dopo, siamo qui a parlare dei rossoneri che potrebbero raggiungere la finale di Champions League, il calcio è incredibile.

I padroni di casa arrivano a questo Milan-Lecce, in programma domenica 23 alle 18.00 a San Siro, con una fisicità ritrovata, tante idee e tante soluzioni. Sta iniziando, anzi è già iniziato, il periodo più difficile della stagione, mancano 10 partite (11 nel caso di accesso alla finale di Champions), e nemmeno una di queste ha meno importanza dell’altra. A partire da domenica, il Milan dovrà esclusivamente porre la sua concentrazione sul campionato, accantonando per un attimo, i sogni di coppe dalle grandi orecchie.

L’accesso alla prossima Champions League, tramite il campionato, è fondamentale per evitare di buttare al vento una stagione tra tanti alti e bassi, ma comunque non deludente, se si considera il cammino europeo. Tornando indietro a quel 14 gennaio, il primo tempo dei rossoneri era stato da squadra spaventata e stanca, molto stanca. I giallorossi avevano chiuso la prima frazione avanti per 2-0, ma con diverse occasioni concrete si sono avvicinati a segnarne almeno altri due. Nel secondo tempo c’era stata una reazione del Diavolo, che era riuscito a pareggiare i conti, con Leao e Calabria, andando anche vicino a vincerla con Messias. Da li in poi però, c’è stato il buio totale.

Quattro sconfitte di fila, tredici gol subiti, la finale di Supercoppa italiana regalata ai cugini che schiacciano i rossoneri per 3-0 e un altra sconfitta nel derby, questa volta per 1-0, in campionato. Nel frattempo Pioli cercava una soluzione per uscire da questa crisi che stava affossando il Milan, e la soluzione fu il cambio di modulo, passando dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1. Ovviamente i risultati non si videro immediatamente, nella prima partita arrivò la sconfitta nel derby di campionato. Piano piano però il Diavolo iniziò a rialzare la testa, tornando a vincere quattro partite in fila, contro Torino, Tottenham, Monza e Atalanta, e lo fece senza subire neanche un gol.

Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Nelle successive 9 partite giocate poi, tra coppa e campionato, si è ritrovata un pò di stabilità, con “solo” due sconfitte nelle ultime nove partite, un bellissimo 4-0 inflitto al Napoli capolista, e l’accesso alla semifinale di Champions League, che mancava da 16 anni. Tra queste 9 partite, 3 partite sono “europee”, mentre le altre 6 sono di campionato. Il dato del campionato non indica però una grandissima ripresa rossonera: tre pareggi, due sconfitte, ed una sola vittoria, bellissima quanto quasi inutile se poi non si da continuità. Da sottolineare però, il ritorno al 4-2-3-1, proprio nella partita contro i partenopei. La difesa a tre è servita solo a ritrovare solidità, e il ritorno a quattro ha riportato entusiasmo anche a chi, come Leao, lo stava un pò perdendo.

Insomma, si è capito che il Milan ha riposto, negli ultimi due mesi, la concentrazione unicamente sulla coppa, “trascurando” un pò il campionato. Ora però ci saranno ben quattro partite di Serie A di fila, e già da questo Milan-Lecce, bisognerà invertire la rotta. Perché se in casa salentina, i rossoneri, hanno perso il controllo del timone andando alla deriva, a Milano bisogna riprendere il controllo e iniziare a dare delle “spallate” al campionato, dando segnali forti alle inseguitrici che contendono quel posto.

Al momento, la Juventus, che si è vista restituire i 15 punti tolti qualche mese fa, è saldamente al terzo posto con 59 punti, dietro corre la Roma a 56, e il Milan è quinto a 53 con solo due punti di vantaggio sull’Inter sesto. Per i tifosi neutrali sarà senz’altro una grande battaglia, anche se negli ultimi anni, si è vista spesso una lotta “per non andare in Europa“, ovvero che spesso e volentieri, nessuna tra le squadre che lotta per i posti alti riusciva a portare a casa punti importanti per allontanarsi dalle avversarie, e si rimaneva sempre in quel limbo, da cui o si usciva o si sprofondava solo nelle ultime 2-3 partite di campionato.

L'esultanza del Milan dopo il gol di Bennacer al Napoli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
L’esultanza del Milan dopo il gol di Bennacer al Napoli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

 

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