Primo luglio 2024. Le ore passano e manca sempre meno all’8 luglio, giorno del raduno a Milanello. Sarà il primo giorno di Paulo Fonseca nel nuovo ruolo di tecnico del Milan e il destino vuole che gli attaccanti a sua disposizione saranno Lorenzo Colombo, Marco Nasti e Divock Origi. Non ci sarà Luka Jovic, per cui si attende ancora la comunicazione del prolungamento del contratto.
La società non ha ancora chiuso per nessun centravanti, nonostante la lunga trattativa che finora non è andata a buon fine per Joshua Zirkzee. Il club sapeva da mesi dell’addio di Olivier Giroud e il fatto che si presenti il giorno della partenza della nuova stagione senza l’acquisto tanto atteso è un’aggravante non da poco.
Se l’obiettivo numero uno è sempre stato l’olandese ed i profili alternativi sono sempre stati giocatori completamente diversi da lui, sorge spontaneo chiedersi questo: può davvero la maxi-commissione richiesta da Kia Joorabchian finire per bloccare definitivamente l’affare? Le questioni morali ed economiche impongono lunghe riflessioni, ma al contempo la richiede anche la questione dell’immagine.
Il Milan ha seguito il giocatore, lo ha corteggiato, lo ha coccolato, ha convinto lui e la sua famiglia, ha deciso di pagare la clausola da 40 milioni, comunicandolo in maniera indiretta ai media e in maniera diretta al Bologna. Senza un 9 convincente alternativo a questo (l’unico probabilmente era Sesko), è davvero possibile permettersi di aspettare ancora e rischiare di farsi soffiare il nome in cima alla lista da mesi? Per una decisione attesa da anni era lecito attendersi quantomeno una tempistica differente.
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