Il portiere del Milan Primavera, Noah Raveyre, alla vigilia del match contro la Juventus di domani, ha rilasciate queste dichiarazioni pubblicate sui canali ufficiali del club rossonero.

I rigori in Youth League: “Contro Braga e Real abbiamo fatto due buone partite. Ai rigori ho parlato con il mister e dopo sono andato in campo volendo dimostrare che la squadra è una famiglia: ho detto ‘andiamo e vediamo’, e l’ho fatto con la giusta determinazione. Poi ho parato e abbiamo vinto”.

L’arrivo in Italia: “Quanto sono arrivato è stato difficile, non parlavo l’italiano. Ho imparato come si lavora in Italia, che è diverso rispetto alla Francia. Poi volevo dimostrare di essere pronto sul campo”.

Le caratteristiche di un portiere: “Per me un portiere deve essere calmo, trasmettere serenità. Quando giochi con i compagni, che ti aiutano, anche tu vuoi aiutare la squadra. Ci sono momenti decisivi, io voglio aiutare con calma e serenità, elementi essenziali per un portiere per trasmettere positività. Per me il lavoro è la prima cosa, quando sono arrivato ho visto che  il portiere lavora tanto, poi ho lavorato anche in prima squadra, con Mike che è francese, ho parlato con lui: mi piace come lui gioca, è fantastico. Mi piacciono la sua tranquillità e la sua calma, e poi ho imparato a stare sulla linea per muovermi con i piedi. Quando sono arrivato giocavo velocemente con la palla, il mister mi ha trasmesso calma e dopo ho visto e osservato gli altri per imparare”.

Il finale di stagione: “Dobbiamo pensare partita dopo partita. Piano piano dobbiamo lavorare insieme. Sono arrivato qui sollo ma ho trovato una famiglia. Ora abbiamo la Juve, la Sampdoria, Empoli, la Youth. Lavoriamo partita dopo partita, con calma e serenità, sono sicuro che faremo cose grandi sia in Youth League che in campionato perché abbiamo una squadra di qualità”.