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Sacchi: “La protesta dei tifosi mi ha sorpreso, non bisogna farsi accecare dall’Inter. Spero ci sia un saluto rispettoso a Pioli…”

Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato del momento del Milan tra la protesta del tifo organizzato e la scelta del nuovo allenatore: ecco alcune delle sue dichiarazioni.

Ho visto il Milan segnare cinque gol giocando una buona partita, nel silenzio surreale della parte più calda dello stadio. Che dispiacere. Devo ammettere che, per quanto sia stata civile e questo è un aspetto da sottolineare, la protesta dei tifosi mi ha sorpreso. Mi pare di capire che i tifosi si rivolgano alla società, al club. Con questa modalità, però, l’effetto si è ripercosso su Pioli e sulla squadra. Che chiuderanno il campionato al secondo posto, non a metà classifica. Si poteva fare meglio? Sì, sicuramente. Ma il Milan di questa stagione era una squadra profondamente rinnovata, l’allenatore aveva bisogno di assemblare i giocatori arrivati dal mercato e creare un collettivo. Il risultato non è stato sempre eccellente, ma il Milan ha comunque giocato delle buone partite arrivando, ripeto, secondo. Non è tutto da buttare“.

Sulla proprietà: “Quella è arrivata da poco, è stata la seconda stagione di RedBird in rossonero. Il Milan oggi è un club virtuoso dal punto di vista economico, con i conti in ordine e questo va riconosciuto. La proprietà precedente, poi, operando nella stessa direzione di quella che è subentrata, è riuscita a regalare ai tifosi uno scudetto atteso undici anni. Stiamo parlando di un successo arrivato superando squadre che avevano speso di più, e in Italia ce ne sono almeno due o tre. I tifosi del Milan sono sempre stati molto importanti ma anche esigenti, si aspettano di vedere la squadra giocare bene e dare tutto, ma nella storia di un club esistono anche i momenti…“.

Sulla fase vissuta dal Milan: “È una fase in cui c’è una squadra, l’Inter, più attrezzata per vincere. Il Milan negli ultimi anni ha vinto uno scudetto dopo un bellissimo testa a testa proprio con i nerazzurri, poi hanno vinto Napoli e Inter, appunto. Io capisco che il fatto di aver perso tanti derby abbia fatto soffrire i milanisti, ma in passato è successo anche all’Inter di patire. Ricordo che una volta, dopo un derby vinto dal mio Milan, l’avvocato Prisco venne da me e disse: ‘Se fosse stato un incontro di boxe avrei gettato la spugna. Abbiamo perso ma senza prendere troppi gol. E ci è andata bene, perché non avevamo superato la metà campo’. I cicli cambiano, i momenti passano: mi auguro che i tifosi del Milan dimostrino ancora una volta la loro grande cultura sportiva e il loro amore per il club, senza farsi accecare dagli ultimi successi dell’Inter. Bisogna ricordare che il club viene prima della squadra, e la squadra prima dei giocatori“.

Sulla scelta del nuovo allenatore: “Se parliamo di un giovane dico De Zerbi, quanto a esperienza suggerisco Sarri. Ma più del profilo conterà un’altra cosa. Che il Milan decida convinto e che difenda la scelta. Con forza. La stessa che ebbe Berlusconi con me“.

Sacchi conclude: “Ai tifosi consiglio di avere pazienza. Di fidarsi del club e di sostenere il Milan come ha sempre fatto. Si gioca e si vince con il collettivo, e il discorso vale anche per i tifosi: bisogna essere uniti con il club. Clima contro la Salernitana? Mi aspetto uno stadio di nuovo al fianco del club. Cori, bandiere e il pubblico che esulta, tutto, al gol del Milan. Sarà anche l’ultima partita di Pioli sulla panchina rossonera, mi auguro che i tifosi lo salutino con rispetto e riconoscenza. In questi anni ha fatto un ottimo lavoro, ha riportato lo scudetto sulle maglie del Milan e ha condotto la squadra alle semifinali di Champions. Merita solo applausi“.

Arrigo Sacchi - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Arrigo Sacchi – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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