Come risollevare una stagione arrivata al suo giro di boa dopo un esonero? Con un trofeo. Ecco che la Supercoppa Italiana arriva in un momento chiave per l’annata del Milan perché può rappresentare il vero punto di svolta per i rossoneri.
Una svolta che dirigenti e tifosi si augurano possa essere portata da Sergio Conceicao, nuovo allenatore che di trofei se ne intende: 11 da allenatore del Porto, di cui 3 Supercoppe. Il tecnico conosce bene anche Juventus e Inter, incontrate in questi anni in Portogallo in Champions League: una volta è andata bene (Juventus 2020/21, passaggio ai quarti di finale dopo la doppia sfida), l’altra meno ma non demeritando (Inter Inter 2022/23, uscita agli ottavi di finale nella doppia sfida). Non ha mai sfidato l’Atalanta in carriera e chissà che Riad non possa regalargli questo nuovo scenario, eventualmente in finale.
“Siamo i primi a non essere sodisfatti e lo saremo finché non raggiungiamo i nostri obiettivi, a cominciare dalla Supercoppa” ha detto Zlatan Ibrahimovic ieri all’inizio della conferenza stampa di presentazione. Alzare un trofeo, il primo dopo lo scudetto 2021/22, porterebbe una ventata di aria pulita e spazzerebbe, in parte, un po’ di quel clima ostile attorno all’ambiente. Missione araba per i rossoneri: la Supercoppa Italiana è un’opportunità di rilancio.