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Le pagelle di Milan-Venezia: Theo-Leao con la risposta che serviva, 7. Abraham, 6,5: più di un vice

Le nostre pagelle al termine di Milan-Venezia, match valido per la quarta giornata di Serie A vinto 4-0 dai rossoneri.

MAIGNAN: 6 – Ha la “colpa” di non compiere interventi e per questo motivo il voto non va oltre la sufficienza. Bene in fase di impostazione dove garantisce una fonte di gioco preziosa.

EMERSON ROYAL: 6 – Non sembra ancora essere nella condizione fisica migliore, ma cresce con il passare dei minuti. Partita ordinata.

GABBIA: 6,5 – Balbetta un po’ con il pallone tra i piedi nel primo tempo, ma come posizionamento difensivo è quasi sempre ineccepibile. Ci mette il suo in occasione del secondo gol, sebbene non tocchi il pallone.

PAVLOVIC: 6,5 – Si conta un’imprecisione in uscita per Theo Hernandez nel secondo tempo, poi è sempre tranquillo con il pallone tra i piedi. In fase difensiva fa valere il fisico e il senso della posizione.

THEO HERNANDEZ: 7 – La fotografia più importante della sua partita arriva dopo un minuto, quando recupera con rabbia e cattiveria agonistica il pallone che poi calcerà in porta (complicità di Joronen). Atteggiamento ok: dev’essere la normalità.

FOFANA: 6 – Insieme a Emerson Royal è quello più indietro a livello di condizione fisica e si vede. Non è sempre efficace nelle pressioni e spesso arriva in ritardo. Impreciso talvolta negli appoggi per i compagni, ma si fa vedere anche con verticalizzazione interessanti. Trova il suo primo gol, quasi involontariamente e senza saperlo.

LOFTUS-CHEEK: 6,5 – Lo si voleva mezzala? Gioca mezzala, di sinistra. Nel 4-1-2-1-2 di Fonseca trova questa posizione ibrida che gli permette di avere più spazio davanti a sé e sfruttare al meglio le sue caratteristiche: ci si può lavorare.

PULISIC: 6,5 – Mezzala destra offensiva, posizione simile a quella vista alla prima giornata contro il Torino. Oggi, però, è più efficace: combina con i compagni e svaria su tutto il fronte offensivo.

REIJNDERS: 6,5 – È il vertice alto del rombo di centrocampo che vede Fofana mediano, Pulisic e Loftus-Cheek mezzali. Ha meno compiti difensivi del solito e può essere più pericoloso con le sue intuizioni: dal suo tiro nasce il primo rigore per fallo di Joronen su Abraham.

LEAO: 7 – Gli manca il gol, ma non il divertimento in campo. Lo dimostra dopo meno di due minuti quando serve di tacco Theo Hernandez per l’-10. Sprinta sulla fascia, dribbla in area (su di lui il fallo del secondo rigore) e si lancia in profondità da seconda punta: buonissima prestazione.

ABRAHAM: 6,5 – Lavora di sponda, pressa gli avversari, si lancia in profondità ed è anche furbo in occasione del primo rigore. Segna il primo gol in rossonero alla prima da titolare a San Siro: che il Milan abbia trovato il vice Morata perfetto?

 

MORATA: 6 – Toh, chi si rivede. La bella notizia? Che corre, scatta e sembra stare bene. Poco da commentare sulla sua prestazione, volenterosa ma con pochi palloni a disposizione.

OKAFOR: 6 – È intraprendente perché cerca sempre l’uno contro uno, ma non riesce ad incidere.

MUSAH: 6 – Un po’ troppa sufficienza negli appoggi, ma si fa vedere e cerca il pallone per gestirlo.

CHUKWUEZE: s.v.

ZEROLI: s.v.

 

FONSECA: 6,5 – La partita più facile delle quattro, ma non per questo meno importante, anzi. Va premiato l’atteggiamento della squadra, carica e concentrata sin dal 1′. I giocatori si divertono in campo e sono ben messi. Da rivedere più di qualcosa in fase difensiva: non è certo un clean sheet a cancellare dei problemi che ancora ci sono.

Milan: Theo Hernandez e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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