Raffaele Palladino è intervenuto in conferenza stampa al termine di Monza-Milan, match vinto 4-2 dai suoi ragazzi. Ecco le parole del tecnico dei biancorossi.
“Avevo chiesto una gara perfetta ed è stata una serata perfetta. È emozionante vincere con una bella rimonta. In settimana avevo visto il giusto atteggiamento da parte dei miei calciatori, avevano enormi motivazioni e per questo la vittoria è più bella e meritata. Complimenti agli attaccanti che sono stati i primi difensori, è stato bello vederli sacrificarsi per la squadra. Vittoria più bella della mia carriera? Non so se sia la più bella, ma di sicuro quella che mi ha dato più emozioni. In settimana abbiamo lavorato 12 ore al giorno, ragionando se cambiare o meno modulo. È stato deciso mercoledì, poi dopo aver visto il Milan giovedì con il Rennes è stata presa la decisione definitiva. I miei calciatori sono molto intelligenti perché hanno saputo interpretare anche un modulo differente. Non mi è piaciuta la gestione nella ripresa e aver preso il gol del pareggio, ma il Monza ha un cuore enorme e sono felice di come sia andato dopo. In un anno e mezzo di Serie A abbiamo battuto Milan, Inter, Roma e Juventus. Significa che la società sta facendo ottime cose“.
Palladino conclude: “Volevamo vincerla, poi con il Milan in 10 ci abbiamo provato. Potevamo vincerla o perderla sul 2-2, era borderline, entrambe le squadre volevano vincere. Qualche ripartenza non è stata fatta nel modo migliore, ma sono comunque soddisfatto. Sono state gestite bene anche la fasce dove il Milan è stato limitato, i miei giocatori sono stati bravissimi. La vittoria è per il presidente Silvio Berlusconi, sarebbe stato felice di noi e di questa vittoria. Mota Carvalho il Leao della serata? No, è Mota Carvalho. Ieri sera ci siamo messaggiati e mi ha detto che avrebbe fatto gol. Deve continuare così, è un calciatore molto forte. Colombo? Doveva giocare titolare: mi ha messo in difficoltà, per me è un vantaggio. Era molto motivato e sono davvero felice perché è entrato e ha fatto la differenza“.
