Primo giorno dell’avventura in terra tedesca. Il campionato europeo riparte, con la Nazionale italiana pronta a difendere quel titolo inatteso arrivato nel 2021. Diverse selezioni partono da favorite ma, come spesso accade in questa competizione, c’è da stare attenti agli underdog. Essendo estate EURO 2024 può rivelarsi una vetrina particolarmente interessante per il calciomercato. La redazione di MilanPress.it ripropone quindi la rubrica “Un talento al giorno“, come accaduto al Mondiale in Qatar nel 2022.
In queste righe non si leggerà nulla di reale per quanto riguarda il mercato (o almeno, al momento della stesura dell’articolo), ma di vere e proprie fantasie per il nuovo Milan di Paulo Fonseca, rispettando parametri e mantenendo una coerenza tattica se possibile. Da qui al 14 luglio ci sarà da divertirsi, sperando di…chiudere le valigie e andare a Berlino. Questa sera c’è l’apertura dei giochi: selezionando un nome tra Germania e Scozia si può intravedere in Billy Gilmour un identikit da Diavolo.
AGILE E FIGLIO DI DE ZERBI: CHE PROSPETTO!
Carta d’identità
Nome e cognome: Billy Gilmour.
Luogo e data di nascita: Irvine, 11 giugno 2001.
Nazionalità: Scozia.
Ruolo: mediano.
Piede: destro.
Club d’appartenenza: Brighton & Hove Albion.
Club precedenti: Rangers, Chelsea, Norwich City.
Costo del cartellino: 18 milioni di euro.
La storia
Il ragazzino che fa sognare una Nazione intera. Quando si pensa alla Scozia moderna, qualunque amante del pallone immagina come bandiera Andrew Robertson del Liverpool (giustamente tra l’altro). Eppure, nel Paese del kilt e delle cornamuse si ha la sensazione che il giovane Gilmour possa essere il futuro capitano di una squadra assolutamente in crescita.
Star tra i compagni di squadra sin da bambino, il suo percorso è stato contraddistinto dalla voglia di diventare professionista il prima possibile. Non a caso si fa praticamente tutta la trafila delle Nazionali di categoria, con almeno una presenza dall’U15 alla Prima Squadra. In tutto questo non ha mai cambiato atteggiamento e, anzi, è solo cresciuto in campo a livello di leadership. Queste le parole di Roberto De Zerbi su di lui: “Il miglioramento di Gilmour è incredibile. Lo ammiro tanto, perché ora gioca come un vero leader in campo. Qualità, mentalità…è un grande giocatore“.
Il salto di qualità lo fa con il passaggio al Chelsea a 16 anni, in seguito ad una prima parte di carriera condotta nei Glasgow Rangers. Nei Blues diventa addirittura capitano del settore giovanile, per poi debuttare tra i grandi il 31 agosto 2019. Pupillo di Frank Lampard (che di centrocampisti se ne intende), rimane in pianta stabile fino a diventare campione d’Europa nel 2021, non da protagonista ovviamente.
Dopo aver vinto la Champions League, passa in prestito al Norwich City per farsi le ossa in Premier League. Periodo non gradevolissimo quello con i Canaries, visto il ventesimo posto in campionato e conseguente retrocessione. Da quel momento in poi non rivedrà più Stamford Bridge, visti i grossi cambiamenti societari e i grandi piani di rinnovamento della rosa. Il passaggio al Brighton & Hove Albion è stata una manna dal cielo per lui, dato che il progetto del sud dell’Inghilterra è sicuramente meno confusionario di quello londinese.
Tra le luci dell’AMEX Stadium diventa una delle stelle allenate dall’ex Sassuolo. La rosa del Brighton è interessante, con Mitoma, Ferguson, Joao Pedro e lo stesso Gilmour ad incantare anche in Europa, cosa parecchio rara per i Seagulls. Ma, forse, è arrivato il momento per un salto in avanti: la sua scadenza nel 2026 può essere usata a proprio vantaggio per portarsi a casa un giocatore pronto a basso prezzo.
Caratteristiche tecniche
Billy Gilmour impressiona per la sua tranquillità. È salito inaspettatamente alla ribalta per essere diventato Man Of The Match in un Liverpool-Chelsea di FA Cup a soli 18 anni, mangiandosi il centrocampo di Jurgen Kloop con accelerate e tocchi intelligenti. A proposito di falcate, ricorda nei movimenti Ismael Bennacer per il piede delicato vicino al pallone: in corsa si vede la sua abilità. Curiosità: si ispira a Toni Kroos.
Verticalizza solo se c’è l’occasione ed è ottimo nei lanci lunghi. Non segna, ma questo non è il suo compito principale dato che, qualora dovesse essere messo in condizione, collezionerebbe molti più assist. Sul piano difensivo nulla a che vedere con Mats Wieffer o Youssouf Fofana, essendo fisicamente meno predisposto al tackle. Sempre concentrato, dal primo all’ultimo minuto regala la giocata se vede il varco per il filtrante. Va messo centrale e lì va lasciato: ora che Roberto De Zerbi ha lasciato la panchina del Brighton & Hove Albion, si può fare un tentativo visto il costo contenuto ed il potenziale inespresso. D’altronde il grande palcoscenico già lo conosce, avendo giocato anche ad EURO 2020.
