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MP – Il Milan conclude la stagione 2023/24: il pagellone della nostra redazione tra rosa e percorso

Non una stagione semplicissima per il Milan, c’è da essere onesti. Le premesse create nell’estate 2023, quella dei TUM sul mercato e quella della rivoluzione societaria, hanno fatto pensare ad almeno un trionfo come minimo sindacale. Cosa non avvenuta e, tutt’oggi, difficile da digerire con il potenziale poco espresso. 

La redazione di MilanPress.it si è quindi riunita per giudicare tramite un sondaggio le prestazioni dei singoli ed il percorso fatto nelle varie competizioni giocate. Si ringrazia caldamente chi ha partecipato, sperando che i voti siano in linea con il pensiero dei nostri fedeli lettori. 

Premessa importante: si giudica la Prima Squadra. I nomi dei giovani talenti lanciati valgono per i minuti diretti da Stefano Pioli quindi, non da Ignazio Abate e la sua incredibile Primavera a cui vanno i nostri complimenti.

SPORTIELLO, 6.5 – Buonissimo acquisto, a tratti ottimo. Il Milan ha trovato un secondo portiere affidabile, comunicativamente perfetto con la linea difensiva. Su tutte, la parata su Folorunsho all’andata a San Siro ci ha fatti rimanere a bocca aperta. Promosso! 

MIRANTE, 6 – Buona fortuna per la tua prossima avventura Antonio: hai onorato questi anni a Milanello con rispetto. Bene contro Juventus e Cagliari in Coppa Italia, peccato per i due gol contro la Salernitana…ma vabbé, una nostra standing ovation te la sei meritata.

NAVA, SV – Forza Lapo, contenti per l’esordio in Prima Squadra!

MAIGNAN, 5.5 – Un po’ sì, un po’ no. Mike è stato oggetto di dibattito: è stata la peggior stagione in rossonero del francese, ma resta uno dei pilastri e qualche partita l’ha salvata (quella del Franchi per citarne una). Da rivedere la forma fisica dell’atleta. Infine, non è stato aiutato da numeri difensivi semplicemente terribili. 

BARTESAGHI, SV – Complimenti per l’esordio in Serie A e in Champions League! E ora sei un professionista. Bravissimo Davide. 

SIMIC, 6 – Esordio con gol. Jan-Carlo ci ha fatti sognare con il Monza, un momento bellissimo. Poi la solidità portata nei momenti di emergenza a dicembre, e un ritorno in Primavera per aiutare i giovani nel finale di stagione. Simic, per noi, è di belle speranze. Non va venduto, ma le squadre europee tentano.

CALABRIA, 5 – Il capitano ha fatto una stagione in chiaroscuro. Diverse lacune difensive (su tutte, la partita di Dortmund), mentre in fase offensiva non ha dato la stessa spinta di qualche anno fa. Peccato.

JIMENEZ, SV – Talento interessante, ha illuminato Milan-Cagliari di Coppa Italia. Difficile trattenerlo dalle sirene madridiste.

CALDARA, SV – Ragazzo sfortunato a cui vanno i nostri migliori auguri. Speriamo in un futuro lontano dagli stop fisici per lui.

PELLEGRINO, SV – Sorpresa del mercato estivo, arrivato tra le interrogazioni di molti tifosi. Non ha trovato risposte con il Milan e nemmeno con la Salernitana retrocessa. Ha bisogno di spazio lontano dalle luci pressanti della Serie A.

KJAER, 5 – Ciao vichingo, ci mancherai. Nell’ultima stagione da milanista non ha avuto la lucidità dei momenti migliori, con prestazioni talvolta fiacche. È un peccato, perché il Milan è ripartito dalla sua leadership. Non cambia il nostro ricordo che avremo di lui, grazie ancora Simon.

FLORENZI, 7 – Tra l’altro come gli assist forniti in quest’annata: 4 in Serie A (con un gol), e 3 in Europa League. Ha ritrovato la forma fisica necessaria per rimanere al top e si candida seriamente ad essere il prossimo leader carismatico del gruppo, orfani di Giroud e Kjaer. E il momento Fair Play Of The Season ci ha scaldato il cuore. Persona fantastica e giocatore fantastico.

TOMORI, 5.5 – Primo anno da padrone della retroguardia. È stato spesso distratto al richiamo della linea difensiva, prendendosela con gli altri dei suoi errori. Rimane comunque il miglior centrale a disposizione del Milan per doti tecniche.

THIAW, 5 – Inizio anno buono, poi il tonfo in seguito al brutto infortunio con il Borussia Dortmund a San Siro. Annata storta che coincide con la mancata convocazione per l’Europeo in casa sua. Si deve solo ritrovare…

KALULU, SV – Difficile giudicare un giocatore così sfortunato. Pierre ha fatto diversi passi indietro: l’anno dello scudetto è stato perfetto con Fik, mentre la scorsa stagione è stato coordinato perfettamente a tre con Malick e il solito Fik. Troppi infortuni: c’è da indagare sulla sua integrità fisica. Tecnicamente è spesso sembrato goffo. Dispiace molto.

GABBIA, 7 – Che rientro per Matteo! Il numero 46 è stato criticato ingiustamente per il rientro a gennaio. I tifosi volevano trovarsi in aeroporto un difensore maturo…e in aeroporto si sono trovati il difensore maturo. Dovrebbe osare di più nel passaggio. Bene anche in zona gol. Capolavoro psicologico il suo. 

THEO HERNANDEZ, 6.5 – I suoi colpi tutto sommato si sono visti. Un inizio non semplice, lo spostamento a centrale difensivo (riuscitissimo), gol e assist. Stagione non da bocca aperta, ma onesta e soprattutto attraente per le big europee. Conferma.

TERRACCIANO, SV – Il club crede in lui, ed un rigore concesso in Milan-Bologna allo scadere non cambia l’opinione. Ha visto troppo poco il campo per un giudizio completo, ma attenzione…i colpi ci sono nel suo arsenale. 

ZEROLI, SV – Bravo Kevin, contenti per il tuo esordio con il Sassuolo. Giocare da giovanissimo all’Allianz Stadium non è da tutti.

ADLI, 6 – La promozione se la merita a prescindere per il progresso mentale. Non si è abbattuto dopo un’annata fuori dai radar, è voluto rimanere e si è conquistato spesso la titolarità senza rubare niente a nessuno. Pecca di altruismo e, qualche volta, si intimidisce ancora. Ma i miglioramenti ci sono.

BENNACER, 5 – Rientrato a dicembre dopo l’infortunio del maggio scorso, non è mai tornato sui livelli che conosciamo. Perde per mancanza di lucidità i tempi della giocata e non funge quando cerca di intercettare il pallone. Non benissimo.

LOFTUS-CHEEK, 7 – Che incredibile stagione la sua. Il “trattore”, come spesso viene simpaticamente commentato sui social dai tifosi, ha ricordato le mosse di Gullit. Con il PSG è da 10 in pagella, ma ricordiamolo: è solo uno scarto del Chelsea. Seh.

MUSAH, 6 – Da piazzare sulla linea mediana viste le doti. Il suo ruolo, non ben definito, è in controsenso rispetto alle caratteristiche tecniche: grande corsa e ottimo fisico per intercettare il pallone. Tecnicamente c’è. Promosso con grandi aspettative.

POBEGA, SV – Ragazzo sfortunato che ha saltato gran parte della stagione. Non ci sentiamo di giudicarlo. Speriamo in un’annata migliore per Tommaso.

PULISIC, 8 – Numeri da Kakà. Basta questo per far scattare l’applauso a Christian Pulisic. “USA! USA! USA!” come canta un commentatore a noi caro: non è solo il colpo mediatico per gli Stati Uniti, ma è stato un vero fulcro delle gare meneghine. Destra, centro, sinistra…è uguale. L’11 fa tutto e lo fa bene. Forse il miglior colpo di mercato dell’intera Serie A.

REIJNDERS, 6.5 – Altro colpo top. Per attitudine ha primeggiato con gli altri centrocampisti. Sempre propositivo anche quando la quadra tattica non era perfetta per lui. Un faro al primo anno di Milan, meritata la sua convocazione nella Nazionale olandese. Qui l’algoritmo ci ha azzeccato.

KRUNIC, 5 – Il bosniaco ha lasciato il Milan a gennaio con l’atteggiamento di chi non aveva più voglia di rimanere: solo per questo motivo vale la bocciatura. Preferire il Fenerbahce ai rossoneri è già di per sé un’idea meh, se poi lo fai quando sei un mezzo titolare di uno dei club più importanti del mondo…

ROMERO, SV – Iniziato benissimo per intensità…ma solo nelle amichevoli estive. Evidente come Luka abbia bisogno di crescere, ma le doti tecniche sono notevoli. 

CAMARDA, SV – Recordman della Serie A come più giovane debuttante di sempre. Da tenere strettissimo.

CHAKA TRAORE, SV – Gol in Coppa Italia contro il Cagliari e gol in Serie A contro l’Empoli. Visto poco in campo (complice la partenza a gennaio, arrivando a Palermo), ma da osservare seriamente.

CHUKWUEZE, 6 – Prima parte di stagione da 4, seconda parte di stagione da 8. La matematica dice 6 come media, e in sostanza è la verità: il gol con il Dortmund è stato un fuoco di paglia, l’intermezzo con il Newcastle ci ha fatto sognare e quello con il Verona lo ha consacrato.

GIROUD, 7 – Leggendaria linguaccia alla sua miglior stagione con il Milan. Unico neo in un’annata eccezionale il rigore sbagliato con il Borussia Dortmund, poi gioie memorabili: il gol con il PSG, il saluto a San Siro e le parate di Genova. Storia del Diavolo.

JOVIC, 6 – Un parametro zero che a fine agosto non ha fatto felice nessuno. Invece, qualcuno si è ricreduto a suon di gol. Tutti molto simili e alcuni davvero importanti: il rinnovo se lo merita, ottima riserva.

LEAO, 6.5 – Doveva fare decisamente di più. La maglia numero 10 presa dopo il rinnovo non ha aiutato: è sembrata una stagione di transizione per mancanza di idee e soprattutto per le continue polemiche con la tifoseria e con i media. Annata non facile, ma ha un’alibi: quando la squadra non ha idee ci pensa Rafa. È umano anche lui. Resta il giocatore tecnicamente più forte a Milanello.

OKAFOR, 7 – Se si guarda la media minuti/gol, Noah è un leader in Serie A. Ha portato a vittorie pesanti (Udinese e Lazio) e ha mostrato qualità nelle ripartenze. Peccato averlo sfruttato veramente poco.

PIOLI, 5 – Grazie mister per tutto. L’annata finale è stata quella più amara sul piano dei risultati, ma ha creato una base per il futuro. Come afferma lo stesso Stefano: “Ho trovato il Milan in un modo, lascio con tutt’altra situazione“. Il Milan con lui ha fatto tantissimi passi avanti. E se abbiamo fame di vittorie è merito/colpa di Pioli. Stagione dura con qualche sconfitta difficile da mandare giù, derby perso 5-1 su tutte.

VOTI EXTRA 

GRUPPO CREATO, 6 – Il Milan viene percepito male. La verità è, per chi frequenta il centro sportivo di Carnago, tutt’altra: la squadra è unita e si sono create belle amicizie. Le vittorie, come la storia insegna, arrivano dal bel rapporto tra compagni. È il primo anno per molti, per questo motivo diamo solo una sufficienza. 

CRESCITA GIOVANI, 5.5 – Questa stagione sono stati lanciati tantissimi ragazzi. Il problema è che non sono stati sfruttati a pieno, ma da quello che abbiamo potuto vedere nei prossimi anni ci divertiremo. Poco sotto il 6.

NUOVI ACQUISTI, 7 – L’estate ci ha fatto divertire e sognare. Poi molti sogni si sono concretizzati in campo: le prestazioni di Loftus-Cheek, Pulisic e Reijnders su tutti sono da premiare. Il Milan ha trovato nuovi pilastri. 

PERCORSO COPPA ITALIA, 4 – Una vittoria con il Cagliari e una sconfitta con l’Atalanta. Percorso breve e poco intenso: ci siamo sentiti presi in giro per tutte le dichiarazioni di quanto fosse importante la Coppa Italia per il Milan, e poi una gara sottotono con gli ostici nerazzurri ci hanno riportato sul pianeta Terra.

PERCORSO SERIE A, 6 – Il secondo posto è ottimo. Poi però dà fastidio la seconda stella dei cugini e il giudizio scende molto. Onestamente, anche le avversarie in Serie A dei rossoneri si sono suicidate diverse volte nel corso della stagione. Bruciano parecchi risultati no.

PERCORSO EUROPA LEAGUE, 4,5 – Quest’anno poteva essere vinta l’unica coppa mancante nella bacheca milanista. Va bene passare con Rennes e Slavia Praga, ma la Roma era battibilissima nonostante il loro buon momento. Anche Pioli ammette di aver avuto questo rammarico europeo.

PERCORSO CHAMPIONS LEAGUE, 5 – Girone di ferro, arrivati terzi per differenza gol. Non solo il rosicamento: vedendo la continuazione del cammino del Borussia, c’è il rimpianto di aver pareggiato 0-0 con i finalisti di Champions League. Brutta sconfitta e leggendaria vittoria con il PSG, l’aver rivisto Tonali in bianconero in casa nostra…è stato un percorso tutto sommato emozionante, seppur difficile.

TIFOSERIA, 1.909.371 – Come il numero di seggiolini occupati a San Siro in questa stagione. I tifosi del Milan, si sa, sono bellissimi: nonostante un’annata no per i vari obiettivi mancati, l’affetto non è mancato.

Grazie, infine, a chi ci segue. Dal lettore più frettoloso a quello habitué, ogni click è un segnale dell’attendibilità che MilanPress.it ha portato all’interno del mondo milanista. Non perdiamoci di vista, però…il mercato attende. Sempre forza vecchio cuore rossonero.

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