“Allarme Milan, digiuno Gimenez, non segna da un mese…”. D’altronde era proprio dietro l’angolo l’attacco anche nei confronti del nuovo centravanti del Milan. Anzi, arrivo a dire che i media e alcune testate giornalistiche ci hanno anche messo più del solito. In un momento tutt’altro che semplice per il Milan, la società, l’allenatore e i calciatori, anzi – è verosimilmente il momento più difficile degli ultimi cinque o sei anni – a risentirne sono anche i calciatori, gli ultimi arrivati, risucchiati all’interno di un vero e proprio terremoto.
Dopo poco più di un mese, nel grande calderone c’è finito anche Santiago Gimenez. I giornali parlano oggi di crisi, difficoltà da parte dell’attaccante messicano che non sta incidendo come avrebbe dovuto. Tante critiche, troppe se pensiamo in primis ai numeri: 3 gol e 2 assist in nove partite. Senza dimenticare – come tutti stanno sottolineando – proprio il momento del Milan. La realtà è un’altra: è difficile aspettarsi qualcosa di diverso da un ragazzo arrivato da poco più di un mese, in un ambiente tutt’altro che sereno. E a nostro avviso, è altrettanto difficile tirare già le somme dopo appena 35 giorni dal suo esordio in Italia, con una nuova maglia, questa maglia, che – ripetiamo – non vive il suo momento più brillante. Anzi.
Per una volta lanciamo l’appello, quello di dare tempo. Tempo di lavorare, dimostrare, entrare nei meccanismi e trovare un po’ di tranquillità in un’ambiente che non è per niente sereno e che non aiuta: non lo fa con i senatori, figuriamoci con chi è piombato a Milano da trentacinque giorni. Date tempo e spazio a Santiago Gimenez, non ve ne pentirete.
