Non è ancora arrivato, ma lo farà presto. Milan e Inter stanno ultimando il documento di fattibilità delle alternative progettuali (“Docfap“) da presentare al Comune di Milano per l’acquisto dell’area di San Siro. Circa 250 pagine che contengono la proposta dei due club per acquisire la superficie (circa 280mila metri quadrati) e per i permessi di costruzione del nuovo impianto, valutata 197 milioni dall’Agenzia delle Entrate. Un’offerta che non verrà accettata, ma che se ritenuta congrua porterà all’apertura di una gara pubblica, uno step necessario per Palazzo Marino. 30-45 giorni è la tempistica prevista per questo bando che avrà un presupposto: l’area dev’essere dedicata al calcio. L’obiettivo è la vendita ai club per l’estate.
A parlare di questo sono i principali quotidiani nazionali come il Corriere della Sera e la Repubblica nelle loro edizioni milanesi, ma anche la Gazzetta dello Sport. L’accordo tra i club sull’offerta da inviare al Comune è in fase di definizione: doveva essere presentato ieri secondo le prime indicazioni, verrà presentato oggi se verrà raggiunta l’intesa finale. L’investimento complessivo dovrebbe superare il miliardo di euro per le due società.
Ciò che filtra da Sala&co è che San Siro non verrà demolito o rifunzionalizzato prima del 2030. Il nuovo stadio avrà circa 70-71mila posti (o poco più), 13mila dei quali corporate, in un contesto urbano riqualificato con il 50% di aree verdi. Dell’attuale Meazza è prevista la conservazione della Curva Sud e di una parte della tribuna alla sua destra: questa zona ospiterà il museo delle due squadre. Il resto dell’area dovrebbe invece ospitare spazi commerciali e uffici (meno di 100mila metri quadrati). Dovrebbe essere prevista anche la realizzazione di uno slot da migliaia di posti auto sotterranei per i parcheggi.
