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Le pagelle di Napoli-Milan: Maignan serata storta, 5. Giroud, sei commovente, 8. Theo Hernandez…

Le nostre pagelle dopo Napoli-Milan 2-2, match valido per la decima giornata della Serie A 2023/24:

MAIGNAN: 5 – È strano vedere un voto basso accanto al suo nome. Molto insicuro sulle palle sporche nel mucchio, non particolarmente colpevole sul primo gol (non ha avuto una grande visuale sinceramente), ma ha qualcosa da contestarsi sulla punizione: battuto sul suo palo e barriera messa male. Salva il risultato nel finale, ma prestazione negativa nel complesso.

CALABRIA: 7 – Quando vede Kvaratskhelia si trasforma. Davide ha la ricetta giusta per chiudere la stella georgiana, e si è potuto esprimere anche con buoni tocchi. Peccato per la palla conclusa fuori nel finale.

KALULU: SV – Tanta sfortuna…o c’è altro? 

TOMORI: 6 – Ha guidato una linea difensiva inesperta, concedendo anche poco nella sua zona (centro-destra) in un secondo tempo disastroso per i rossoneri. Dove non ci è arrivato Pellegrino, ci ha pensato Fik. Leader.

THEO HERNANDEZ: 4,5 – Non va bene Theo. Perché lui può dare tanto, ma diventa irritante: palle buttate in curva senza idee, poco ispirato in proiezione e soprattutto perché complice di una corsia, quella di sinistra, disastrosa dal punto di vista tecnico. E quel gol che si è mangiato Politano nel primo tempo era responsabilità sua…

MUSAH: 6,5 – Corri Yunus, corri. In un centrocampo poco ispirato, o semplicemente fuori condizione, ha dato qualcosa in più. Cerca spesso la linea di fondo con successo, mentre centralmente non è il top: il secondo gol di Giroud è anche opera sua per prestanza fisica.

KRUNIC: 5,5 – Semplice. Ci sono giocate che fa a memoria, e ci sono giocate che fanno sudare i suoi compagni. Quando non rischia ha un suo senso sulla linea mediana, ma il vero Rade (quello pulito) ancora non si è visto dal suo rientro.

REIJNDERS– Ahia. Bravo tecnicamente, bravissimo. Questa sera però non ha avuto il mordente giusto: facile sgattaiolare dalle sue marcature, poco incisivo sotto porta. In certi tocchi avanzati è stato molto fortunato. E ora si iniziano a contare su due mani le quantità di gol sbagliati…

PULISIC: 6,5 – Peccato. Siamo tutti preoccupati per Christian, il quale ha avuto una serata top nel primo tempo. Il suo assist sul primo gol l’ha cercato e l’ha calibrato al limite della perfezione, e nel resto dei 45 minuti giocati si è divertito in una fascia destra di grande livello. Torna presto.

GIROUD: 8 – Potevamo chiedere qualcosa in più? Oli non segnava dal primo settembre. Vede Napoli e si scatena come un toro con le coperte rosse, quinto gol in sette partite contro i partenopei. Piace per l’atteggiamento e per le giocate: le sue sponde in quale altro calciatore di 37 anni si possono trovare? Eterno. E quelle mani sul volto in panchina fanno capire quanto ama il Milan.

LEAO: 5 – Stessa storia di Theo Hernandez. Può dare tanto, ma si perde in cavolate. Il pallonetto con Romero solo ha fatto tirare più di qualche telecomando davanti alla TV. La sua sostituzione può sembrare un segnale. Bene Di Lorenzo a chiuderlo come ha fatto Calabria con Kvara: le due stelle hanno inciso poco poco.

PELLEGRINO: 5 – Viene solo da dire una parola. Sfortunato. Perché non è certamente facile debuttare in un Napoli-Milan, seppur un calciatore professionista debba essere pronto a tutto. Poi a livello tecnico ha lasciato desiderare, rendendo facile la vita a Politano sull’1-2. Sfortunato, infine, nell’infortunio: entro, spacco, esco, ciao…?

ROMERO: 5 – Entrato a sorpresa al posto di Pulisic, si è proprio visto disorientato. La sua garra si è vista, ma anche troppo. È lui infatti che garantisce la punizione azzurra dai 21 metri circa che si conclude con un 2-2. Deve guadagnare minuti, ma magari si può evitare in un Napoli-Milan pesante per la corsa scudetto…

OKAFOR: SV 

JOVIC: SV 

FLORENZI: SV

PIOLI: 5 – Al momento della stesura dell’articolo il voto era un 7. Perché si è visto un Milan ordinato, cattivo agonisticamente, bravo a risolvere tutti i problemi causati dagli infortuni. Mancava solo il cinismo. Quasi perfetto, insomma. Poi l’arbitro ha fischiato il calcio d’inizio del secondo tempo. Crollo vorticoso: sostituzioni strane (con un minimo di spogliatoio spaccato visibile nei cambi), giocate confuse e senza direzione strategica, individualismi da evitare negli assalti, soliti infortuni. L’unica intuizione da salvare è quella della gabbia creata su Kvara. Quando pareggi in questo modo ti porti a casa una sconfitta morale. Evitabile, vista la settimana conclusa con due partite perse ed un un punto amaro.

Milan: Rafael Leao e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Rafael Leao e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

 

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