Il calciomercato è appena iniziato, la squadra inizierà il ritiro lunedì, il nuovo allenatore deve ancora arrivare a Milano, eppure buona parte delle pance dei tifosi borbottano e nemmeno poco. La altre contender hanno già chiuso operazioni, alcune a costo 0, altre con compravendite di cartellini. Il Milan invece ad oggi è al palo. Molte chiacchiere, tanti nomi, nessuna ufficialità.
Per alcuni addetti ai lavori addirittura in questo momento il Diavolo è fuori dalle prime quattro. Eppure di fatto le perdite al momento sono Giroud e Kjaer. Se il primo certamente era un titolare inamovibile, il secondo ormai era l’ultima scelta tra i centrali. Dunque nonostante il secondo posto della scorsa stagione, la situazione del Diavolo è particolarmente deficitaria in ottica top 4, ed è un’opinione che si sta diffondendo. Questo potrebbe alleggerire le pressioni sulla squadra e riportare le vibes della stagione 2021/2022, ma non è certo automatico.
Perché aleggia questa percezione? Perché tutta questa negatività nell’aria? Quando il pensiero accomuna pubblico e media qualcosa di concreto c’è. In effetti la società continuando con una politica di comunicazione pressoché assente, sta lasciando libera interpretazione ai giornalisti e quello che viene poi scritto tende ad esser strumentalizzato.
La campagna abbonamenti intanto pur essendo partita in ritardo sta avendo successo. Già superati i 35.000 abbonati, pertanto addirittura meglio per qualche percentile rispetto alla scorsa estate. Sicuramente andranno esauriti e questo in qualche modo va in contro tendenza con quelle che sono le voci degli scontenti. Si sa però che mantenere il proprio posto diventa prezioso a prescindere di questi tempi, ormai da anni trovar biglietti è sempre più complesso, ma il dato degli abbonamenti è comunque qualcosa di tangibile e l’affetto non manca come sempre.
Manca l’entusiasmo. I detrattori interni ed esterni all’ambiente Milan raccontano di una strategia di mercato poco chiara e poco decisa. Non gli si può far torto. Senza dichiarazioni solari ognuno tira conclusioni in relazione a ciò che vede e quel che traspare è una difficoltà costante nel individuare un obiettivo e chiuderlo. Le Telenovele sono una prassi d’estate e i tifosi sono stufi di vedere questi balletti, a maggior ragione quando poi i giocatori magari vanno altrove.
La proprietà dovrà molto presto dar segnali forti. Fonseca a giorni parlerà e forse qualcosa verrà chiarito in merito alle reali ambizioni. Serve coerenza. Quel che i supporter vogliono vedere è che le strategie vadano di pari passo con le mosse del club, e se davvero si vuole colmare il gap coi vertici servono calciatori pronti e forti. Se alla fine dovessero arrivare 6-7 uomini da 18-20 milioni di euro, i critici avranno ragione. Poi ci sarà il campo ma l’atmosfera sarà cupa e invertire le emozioni non è mai una cosa facile.