L’operazione per la costruzione del nuovo stadio di Milano, situato nell’area di San Siro, ha un valore stimato di 1,2 miliardi di euro. La struttura, progettata per accogliere circa 71.500 spettatori, sarà attiva tutto l’anno.
Nuovo San Siro, cosa dice il dossier di 250 pagine
Questo emerge dal dossier di 250 pagine presentato da Inter e Milan al Comune, in cui viene dettagliata la trasformazione dell’area del Meazza in seguito all’acquisizione da parte dei club. Ieri il Comune ha pubblicato il bando per la vendita dell’area. La realizzazione dell’impianto sportivo, che secondo il progetto sarà operativo dal 2031, comporterà un investimento di 700 milioni di euro.
“La conformazione dell’anfiteatro sarà caratterizzata da due anelli, un omaggio al progetto originale degli anni Cinquanta. L’architettura valorizzerà l’identità delle curve e ridurrà le barriere visive per gli spettatori, mantenendo elevati standard di sicurezza e controllo“, si legge nel documento. “Il nuovo stadio sarà in armonia con lo sviluppo urbanistico del quartiere, apportando vantaggi alla comunità, alla città e ai tifosi. L’area sarà trasformata in un luogo dinamico, accessibile e sostenibile, capace di favorire processi di rigenerazione urbana”.
Impianto conforme agli standard della Serie A
“L’impianto sarà conforme agli standard della Serie A e avrà la classificazione di Categoria 4 UEFA e Categoria 1 FIFA, soddisfacendo i requisiti per ospitare una finale di Champions League e offrendo un’esperienza migliorata per tutti gli utenti. L’orientamento dell’impianto lungo l’asse Nord-Sud garantirà condizioni ottimali di luce naturale per il manto erboso e consentirà un’organizzazione efficace del masterplan. Un podio sopraelevato attorno allo stadio assicurerà spazi di sicurezza nei giorni di gara, separati dalla viabilità ordinaria, e potrà ospitare eventi all’aperto durante il resto dell’anno”.
Meno spettatori per favorire:
- Visibilità ottimale
- Accessibilità totale
- Maggiore sicurezza
- Spazi dedicati ai tifosi
- Acustica e atmosfera potenziate
Si legge nel dossier: “La struttura garantirà un’ottima visibilità, con un angolo minimo di 90° per ogni posto, eliminando le visuali parzialmente ostruttive. La vicinanza al campo è massimizzata, favorendo l’atmosfera e l’esperienza complessiva dell’evento sportivo. L’offerta gastronomica e i servizi saranno diversificati per rispondere alle diverse esigenze degli spettatori”.
Costi del progetto
Nel dettaglio, il documento economico prevede una spesa complessiva di 1,23 miliardi di euro, senza considerare i costi di bonifica, demolizione dello stadio esistente, acquisizione delle aree, oneri urbanistici, compensazioni ambientali, imprevisti, inflazione e IVA.
La costruzione del nuovo stadio avrà un costo di 707,9 milioni di euro, suddivisi in 583,7 milioni per l’impianto e 124,2 milioni per il podio sopraelevato. Le aree esterne e le infrastrutture richiederanno un investimento di 102,8 milioni, di cui 68,1 milioni destinati al rifacimento del Tunnel Patroclo.
Il comparto polifunzionale costerà complessivamente 390,1 milioni di euro, includendo 371,4 milioni per la realizzazione degli edifici e il recupero della parte del secondo anello, mentre il resto sarà destinato a infrastrutture e spazi esterni. Inoltre, 33,6 milioni saranno investiti nella centrale energetica dell’impianto, portando il totale a 1,23 miliardi di euro. Considerando i costi di manutenzione dello Stadio Meazza fino al 2030, l’importo complessivo sale a 1,25 miliardi.
Cosa resterà del vecchio San Siro?
“All’interno del Comparto Plurivalente, oltre a hotel, uffici e comparto commerciale, è prevista la rifunzionalizzazione del Meazza. Una opzione che “prevede la rimozione selettiva del primo e del terzo anello dello stadio esistente, con l’obiettivo di preservare parte del secondo anello, strutturalmente indipendente dagli altri due”, spiegano i club. “La presenza dell’iconico Stadio San Siro all’interno del lotto d’intervento comporta un approccio progettuale unico, non comune ad altre aree. L’obiettivo è attribuire allo stadio esistente una nuova funzione in continuità con il passato ed in armonia con il nuovo sviluppo dell’area”.
“La parziale rifunzionalizzazione del Meazza prevede la totale rimozione della copertura, delle tribune del terzo anello e del primo anello, di parte delle tribune del secondo anello e di circa il 70% delle rampe che caratterizzano la facciata esistente. Il risultato sarà un manufatto che mantiene una forte iconicità, amplificata dalla sua rifunzionalizzazione”.
Fusione tra vecchia facciata e nuovi volumi
“La fusione tra la vecchia facciata dello stadio e i nuovi volumi darà vita a un edificio molto interessante, in grado di elevare elementi funzionali, come le rampe e le strutture a “giraffa” ed “elefante”, a elementi architettonici di grande pregio che impreziosiscono l’intero intervento”.
“Un altro aspetto molto importante è la volontà di mettere in relazione gli elementi di maggiore rilevanza storica, ovvero la porzione dell’ex Meazza con la parte vincolata dell’ex Trotto, situata nel lotto subito a est di via Dei Piccolomini. Questa sinergia genererà nuovi spazi di relazione per la comunità e sarà percepita come la nuova porta d’ingresso all’area”.
