Matjaz Kek, commissario tecnico della Nazionale slovena, ha commentato le voci che portano Benjamin Sesko al Milan in un’intervista per la Gazzetta dello Sport. Ecco le dichiarazioni più importanti.
Come gioca: “È l’attaccante moderno per definizione. Non so dove giocherà, deciderà lui, ma intanto in estate me lo godrò io…Parliamo di un centravanti forte fisicamente, ma forte forte. E sta facendo grandi progressi anche dal punto di vista tecnico, mese dopo mese. A Lipsia è cresciuto in modo esponenziale diventando più maturo nelle scelte di gioco. Le sue qualità restano due: la forza fisica e la velocità. E l’abbiamo visto quest’anno in Bundesliga. Benjamin è uno di quegli attaccanti che rappresentato una minaccia costante per gli avversari, indipendentemente dalla squadra in cui gioca…“.
Le voci di mercato: “Non è una domanda per me. Mi spiego: sono contento di come stia crescendo a Lipsia e in generale come calciatore. In questo modo sta diventando sempre più importante anche per la Slovenia…La questione è se deciderà se cambiare club. Ciò che posso dire con certezza è che chi lo prende fa un affare. Sesko non è uno che delude. Posso dire solo che Benjamin è un ragazzo umile, rispettoso e con un’incredibile voglia di migliorarsi. Non esce dal campo se non ha completato un esercizio. Il Milan è un colosso del calcio europeo e mondiale. Una squadra che merita il rispetto assoluto. Non mi sorprende che siano interessati a lui“.
Meglio solo o in un tandem: “Dipende dalla squadra in cui giocherà. Per me eccelle in entrambi i casi, è un lavoratore ambizioso. A Lipsia, così come in nazionale, ha alzato parecchio il livello. E se la sta cavando alla grande. Nonostante abbia 21 anni ha la maturità di un trentenne. Durante le gare di qualificazione all’Europeo ha fatto benissimo in tandem con un’altra punta, Andraz Sporar, ad esempio“.
La prima convocazione in Nazionale: “Come dimenticarla. Aveva ancora 17 anni, pochi giorni prima della maggiore età. A giugno 2021 gli ho regalato qualche minuto contro la Macedonia. Sono stato il primo a chiamarlo. Da un lato ci sono le sue qualità, innegabili e ormai provate, e dall’altro le sue doti umane, tali da renderlo popolare. L’ha dimostrato in nazionale, a Salisburgo e a Lipsia. Sesko è nato in un contesto umile, durante la sua carriera si è sacrificato molto e se continua così, con questo stile e questa motivazione, potrà scrivere una storia bellissima“.
A chi somiglia: “Mi ricorda… Benjamin Sesko. Un ventenne che sta facendo passi da gigante nel calcio europeo. Un ragazzo che spero rimanga così com’è, ovvero che il mondo del pallone sia ancora per lui una passione, oltre che una professione. Paragonarlo a chiunque altro non mi sembra corretto, quindi permettetemi di dire che per me lui è solo Sesko“.
