Quanto cambia il gioco del calcio da una sosta all’altra. L’ultima volta che il Milan ha tirato un sospiro dai suoi impegni, c’è stato un pareggio a Cagliari per 3-3. Era una squadra diversa, allenata da un tecnico diverso, con tante belle speranze vista la vittoria di Madrid. Era novembre 2024. A proposito di squadra diversa, si possono dare le prime sentenze sugli arrivi del mese di gennaio. A bocce ferme è più facile fare analisi.

Concentrandosi su Kyle Walker, magari. Perché la notizia di giornata è la felicità dell’inglese nell’indossare la maglia rossonera e l’attesa per il riscatto dal Manchester City, cosa che si farà. Il numero 32 è semplicemente il migliore dell’abbondante ingresso di inizio 2025, e non solo per i numeri.

L’ex Citizen si è conquistato ancora la Nazionale inglese dopo un periodo brusco sotto gli ordini di Guardiola, in una stagione difficile per i campioni di tutto in questi anni. Andarsene al Milan è stata una scelta saggia, anche se non semplice per la situazione in campo vista. Serviva un ambiente nuovo, e nuove responsabilità: il solo arrivo nello spogliatoio di Milanello ha portato un leader che di esperienza ne può vendere al mercato.

Il Diavolo non può che essere contento di questo approccio, e a parte qualche prestazione non felicissima tra Lecce e Como, non ha dubbi su chi sarà centrale nel progetto dei prossimi anni (nonostante l’età). Come sarà centrale certamente anche Santiago Gimenez, in difficoltà sotto porta ma orgoglioso della maglia che indossa: “Quando sono arrivato in rossonero ho capito la grandezza del club, ma già lo percepivo da fuori. Da dentro lo senti il doppio, è gigantesco. Non viviamo un gran momento, ma mi hanno accolto nella migliore maniera possibile. Sto vivendo un sogno“.

Chi non resterà al Milan è sicuramente Joao Felix, purtroppo. Il suo esordio da sogno non ha portato a conferme, e tornerà al Chelsea: si può trattare, per carità, ma davvero c’è chi spenderebbe 40 milioni dopo una serie di prestazioni incolore? Restano i dubbi sul prestito di Sottil: ingressi di ottimo livello, ma servono più minuti per valutare un giocatore che ha fatto bene sì, senza però impattare come sperato. Il giudizio su Riccardo può attendere, anche se per ora è un mezzo pollice in su.

E nelle ultime due partite si è visto qualcosa di Warren Bondo. Ora, è evidente che le grandi qualità ci siano, e l’acquisto voluto da anni nell’ambiente rossonero è una conferma. La personalità in campo va limata perché rischia di portare troppi cartellini gialli e, di conseguenza, squalifica. Ma di certo il francese non è timido, nemmeno a San Siro. E occhio che l’acquisto meno reclamizzato di gennaio…può diventare quello centrale negli anni a venire.