A Sesto San Giovanni la questione stadio non si pone, come scrive la Gazzetta dello Sport. Un milione e mezzo di metri quadrati disponibile per il Milan? La città ne è entusiasta. Ed è un discorso storico ormai: nel 2014 Barbara Berlusconi ha provato ad informarsi su un San Siro 2.0 proprio nella piccola Sesto.
Roberto Di Stefano, sindaco della città, ha dichiarato: “Saremmo pronti da subito. L’area è privata e il suo proprietario è d’accordo con la cessione. Se il Milan decidesse tra marzo e aprile, per noi sarebbe perfetto. Aspettare renderebbe le cose più complicate“.
Un’area stadio è una tematica complessa per ogni città, dato che oltre alla grande struttura ci sono da considerare viabilità, zone ristoro e commerciali, parcheggi. Il Milan però vede opere di bonifica e demolizione già effettuate, e per questo ancora più succulente dal punto di vista temporale. In più, trattandosi di area privata non c’è da fare nessun dibattito, anche se i lavori partirebbero tra due anni.
Cardinale ha già osservato la zona, Scaroni si è informato: la vicinanza con Milano, l’assenza del gonfio traffico del capoluogo lombardo, l’area da ristrutturare…sono caratteristiche molto appetibili. C’è però da osservare la presenza o meno dell’Inter, che renderebbe il progetto meno eccitante anche per lo stesso Di Stefano, il quale recita: “Il modello a due squadre a livello internazionale non regge“.