Il tema della giornata è, senza alcuna ombra di dubbio, la conferenza stampa di Zlatan Ibrahimovic a presentare la nuova stagione. Come ribadito dallo stesso svedese, il Milan non ha voluto fare né podcast e tantomeno talk-show, ma in una serie di domande scomode i rossoneri escono allo scoperto attraverso le dichiarazioni del Senior Advisor di RedBird.
Da sottolineare sono certamente le parole positive sul progetto, le quali ai più possono sembrare di facciata per nascondere una mancanza di direzione. A riguardo, Ibra ha detto: “Bisogna creare un progetto vincente nel lungo. Prossimo step? Rinforzare la squadra e farla diventare più forte per essere competitivi per gli obiettivi che abbiamo, i trofei, non solo in Italia ma anche in Europa come la storia del Milan racconta. È tutto sotto controllo e stiamo seguendo la nostra strategia. Il futuro è positivo. Ognuno fa questo lavoro per il Milan, non ci sono obiettivi personali, tutto ciò che facciamo è per il meglio del Milan, ma non solo a parole, non voglio fare promesse false o che non posso mantenere“.
E a proposito di fare promesse false, non ci si sbilancia sul mercato. La trattativa che porta a Joshua Zirkzee vive sulle montagne russe: fino a pochi giorni fa si parlava di firma a breve, ora c’è l’ostacolo EURO 2024 e la storia delle commissioni, molto fastidiose per qualcuno in via Aldo Rossi. Sull’olandese Zlatan afferma: “È un giocatore forte, ha potenzialità, gioca molto bene e arriva dalla scuola olandese. Tra la voce che gira e la realtà c’è differenza. Come me? Non voglio fare paragoni. C’è una lista di attaccanti che studiamo, non c’è un solo giocatore. Tante cose devono sistemarsi, poi anche se è il più forte voglio vederlo faccia a faccia. Entrare a San Siro davanti a 80mila persone. Ci sono tanti fattori“.
Un messaggio non solo al 9 del Bologna, ma a chi vuole entrare in generale nello spogliatoio del Milan. Sotto la visione dell’ex attaccante svedese bisogna avere fame per fare la storia e affrontare la pressione di indossare la maglia. Cose che un giocatore esperto potrebbe fare bene…ma che non rientra nei parametri del mercato di questa stagione: “L’età media del prossimo anno sarà ancor più giovane, ecco perché è importante Fonseca. Il suo ruolo è importante“.
Una squadra talentuosa, di prospettiva e con la testa a posto. Una sfida interessante che il Milan vuole vincere, probabilmente insistendo su Zirkzee. Altrimenti, un club non uscirebbe così allo scoperto su un tesserato di un’altra società. E, a proposito di uscire allo scoperto, la “guerra fredda” con i dirigenti è fatta: “Ho scelto di non parlare con i procuratori perché non voglio avere dialogo con loro, ancora sono bianco o nero, mentre Moncada e Furlani sono grigio. Se sbagliano con me, è bianco o nero. Loro hanno più pazienza, io meno, ad oggi. Se arrivi da scuola Mino…Per quanto riguarda le commissioni, ognuno chiede e crea situazione che vuole. Dev’essere ok per noi e non solo dall’altra parte. Non è una beneficenza, è una trattativa. Spendiamo in maniera intelligente. Voci e realtà sono lontani l’uno dall’altro“.
