Paulo Fonseca è davvero vicino al Milan, ed il calcio europeo se ne sta accorgendo. Yusuf Yazici, trequartista del Lille, ha parlato del suo vecchio allenatore ai tempi della Ligue 1 al portale francese So Foot. Questi i commenti del giocatore turco, ricordando, tra l’altro, la tripletta a San Siro in Europa League.
“I tre gol al Milan non li dimenticherò mai in vita mia. Uno stadio leggendario come San Siro, un avversario storico… Per la cronaca, un amico mi filmò il giorno prima e io gli dissi che avrei segnato, ero sicuro di me. Ma passare da lì a farne tre era inimmaginabile. Solo Rivaldo ci era riuscito in questo stadio. Ho anche saputo che sono stato il primo giocatore nella storia della competizione a segnare due triplette di fila. Ancora oggi i tifosi mi mostrano la prima pagina de L’Équipe dell’epoca, è incredibile“.
“Racconto un aneddoto sul mister. Dopo il prestito al Trabzonspor sono andato da Fonseca, per dirgli che volevo dimostrare ancora chi ero e che potevo aiutare la squadra. Si è fidato di me e mi ha chiesto di lavorare. Mi piace molto, ho imparato molte cose da lui. Adoro la sua sincerità e la sua vicinanza ai giocatori. Da lui ho imparato a giocare un calcio più maturo. Mi ritrovo più esperto in attacco e soprattutto ora mi diverto a difendere, non avrei pensato di dirlo un giorno. Sono un giocatore a cui piace fare il gioco e stare dietro l’attaccante, ma Fonseca mi ha dimostrato che questo non basta. Mi ha permesso di amare, ad esempio, recuperare un pallone. Questo è quello che mi mancava. Sono più vecchio, capisco meglio l’importanza di contribuire ai compiti difensivi, soprattutto nel calcio di oggi“.
“Io al Milan? Il mio contratto scadrà presto, non so ancora cosa mi riserva il futuro perché mi trovo bene al Lille. Fa piacere vedere che tanti club importanti si interessano a me, ma soprattutto voglio concentrarmi sull’Europeo. Ho ancora tanti sogni nel calcio. Certo non si può restare indifferenti a club come il Milan. Hanno avuto Ronaldinho, Beckham… Vedremo cosa mi riserverà il futuro“.
